Mentre a Roma, al Sistina, la versione teatrale musicale del film ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica battendo ogni più rosea aspettativa (oltre 50.000 spettatori dal 9 dicembre al 17 gennaio) a Budapest approda la pellicola originale. Sarà, infatti, la Sala Federico Fellini dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest a rendere omaggio al cinema italiano e a uno dei suoi più celebri e apprezzati registi, con la proiezione del film “Il marchese del Grillo” (1981) di Mario Monicelli. L’appuntamento con il film che vede protagonista Albero Sordi – promosso dallo stesso Iic – è martedì 26 gennaio alle 18. La storia è ambientata agli inizi del XIX secolo, in una Roma minacciata dalle campagne napoleoniche.
“Il marchese del Grillo” (1981) di Mario Monicelli
Qui vive il marchese Onofrio del Grillo, guardia nobile dello stato papale dall’indole goliardica e lazzarona. Le sue giornate cominciano sempre tardi al mattino, con i servi del palazzo costretti a non fare rumore fino al suo levarsi, e sono improntate all’organizzazione di scherzi e alla frequentazione di bettole, bische clandestine e di giovani popolane. Proprio al termine di una serata passata in un’osteria, il Marchese trova un ubriaco, un certo Gasperino, carbonaio di professione, che è il suo perfetto sosia. Spinto dal gusto della beffa, Onofrio lo raccoglie e lo porta a casa; qui metterà su una geniale farsa tanto da far passare il povero Gasperino per il Marchese del Grillo anche agli occhi dei suoi stessi parenti. Questa amatissima pellicola del 1981, prendendo ispirazione da una figura storica realmente esistita, racconta la Roma papalina di inizio ‘800 attraverso la sottile ironia, il sarcasmo e il divertimento del Marchese Onofrio del Grillo, e consegna un grande Alberto Sordi e il film stesso alla Storia della comicità di tutti i tempi.