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Cooperazione Scientifica – Scoperta delle onde gravitazionali

L’annuncio a Washington da parte di scienziati italiani e statunitensi, a 100 anni dalla loro predizione da parte della teoria della relatività generale di Albert Einstein.

Per la prima volta gli scienziati hanno osservato delle vibrazioni nel “tessuto” dello spazio-tempo, chiamate onde gravitazionali, provenienti da un evento catastrofico nell’universo, confermando la predizione di Einstein nella sua teoria della relatività generale ed aprendo una nuova finestra sul cosmo. La gravitazione è la più debole interazione nell’universo. Per rivelare le onde gravitazionali è stato necessario sviluppare dei rivelatori particolari, gli interferometri a laser con bracci lunghi dai 2 ai 4 Km. Vari interferometri in differenti luoghi del pianeta sono necessari per ricostruire la direzione da cui un’onda gravitazionale proviene.

La scoperta di rilievo mondiale è avvenuta grazie ai due interferometri gemelli del  Laser Interferometer Gravitational-wave Observatory (LIGO), situati in Livingston, Louisiana, e Hanford, Washington, USA, finanziati dalla National Science Foundation (NSF).

Ruolo centrale dell’Italia

L’Italia ha avuto un ruolo centrale in questa scoperta di rilievo mondiale.

Nell’ambito del network internazionale costituito per questo esperimento, l’Italia ha partecipato con VIRGO, un interferometro situato vicino a Cascina, in provincia di Pisa. La collaborazione tra LIGO e VIRGO risale a dieci anni fa e mira a condividere la tecnologia, il coordinamento dei periodi di presa dati, all’analisi comune dei dati e alla pubblicazione congiunta dei risultati scientifici.

“Questo successo scientifico” ha sottolineato l’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Claudio Bisogniero, “da parte di due progetti che hanno le loro origini storiche e i centri di ricerca basati negli Stati Uniti ed in Italia, conferma ancora una volta i solidi legami di cooperazione tra le due comunità scientifiche, ulteriormente rafforzatisi grazie al rinnovo del protocollo bilaterale per la cooperazione scientifico-tecnologica firmato a Roma lo scorso 14 gennaio.”

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