Prima missione a Sarajevo per una delegazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr) italiano, guidata dalla direttrice della Scuola di formazione, Donatella Cavezzali, per dare avvio a un progetto di collaborazione con il Museo Nazionale di Bosnia Erzegovina. L’iniziativa, nata su impulso del Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e finanziata da nostro paese per 40 mila euro, e’ potuta cominciare a seguito dell’entrata in vigore dell’Accordo bilaterale di Cooperazione in materia di Cultura, Istruzione e Sport. Il suo obiettivo e’ l’organizzazione di corsi di formazione specialistici in conservazione e restauro, che in questa prima fase si concentreranno sulle collezioni dei reperti in metallo del Museo.
Organizzare di corsi di formazione specialistici in conservazione e restauro
Accanto alle attivita’ di “train the trainers” condotte dagli esperti italiani, l’Iscr fornira’ attrezzature per l’allestimento di un laboratorio specialistico, nucleo del futuro Centro di Conservazione e Restauro che, unico in Bosnia, verra’ istituito in seno al Museo Nazionale. Il progetto prevede anche dei percorsi formativi in Italia proposti a Sarajevo dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini in occasione della sua recente visita nella capitale bosniaca. “L’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma ha concluso oggi una prima missione al Museo Nazionale – ha spiegato l’Ambasciatore italiano a Sarajevo, Ruggero Corrias – a seguito dell’intesa siglata con la Farnesina nel quadro dell’accordo culturale tra Italia e Bosnia. L’obiettivo dei nostri esperti e’ rafforzare capacita’ e dotazioni del Museo affinche’ possa essere costituito al suo interno il primo centro di conservazione e restauro del Paese”.