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Il Roadshow Italia per le Imprese

E’ tenuta oggi a Bologna la tappa del Roadshow “Italia per le imprese, con le PMI verso i mercati esteri” che chiude la prima parte delle attività realizzate quest’anno, che riprenderanno a Milano il prossimo 21 settembre.

La sintesi della giornata appare chiara: i mercati globali, sia a livello europeo, che extra europeo, offrono ancora molti spazi per inserirsi, l’incertezza geopolitica deve essere contrastata con la diversificazione dei paesi-obiettivo, all’estero occorre andare con un progetto strategico ben preciso e con prodotti di eccellenza.

Dal versante interno, molte sono le potenzialità del nostro sistema produttivo e imprenditoriale che, per affrontare al meglio il mercato globale, deve avvalersi di tutti gli strumenti oggi disponibili, dall’istituto innovativo delle Reti di Impresa ai migliori servizi di consulenza offerti dal Paese.

Dal canto loro, tutti gli attori pubblici e privati coinvolti nel processo di internazionalizzazione oggi si devono presentare uniti, senza iniziative sporadiche e frazionate, ma in un’ottica di Sistema dove, ognuno per la sua parte, coopera per promuovere il “Made in Italy” nelle sue molteplici e positive sfaccettature.

A dare i saluti di benvenuto è stata Tiziana Ferrari – Direttore Generale Unindustria Bologna; la sessione tecnica ha visto Alessandra Lanza – Partner Prometeia aprire la panoramica a livello internazionale, seguita dall’intervento di Fulvio D’Alvia – Direttore RetImpresa.

A moderare i contributi di Antonino Laspina – Direttore Ufficio di Coordinamento Marketing ICE-Agenzia, Pierluigi Viti – Senior Account Centro Nord Rete Domestica SACE e Carlo De Simone – Area Marketing e Business Development – SIMEST, è stato Vincenzo De Luca – Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della C.I.

E’ ormai un dato di fatto che il fattore dimensionale è ancora tra i principali ostacoli lamentati dalle aziende che si approcciano ai mercati esteri” ha dichiarato De Luca. “Una via efficace per superare questa criticità è certamente il modello di aggregazione del contratto di rete: un vero e proprio gioco di squadra, per presentarsi con più forza sui mercati esteri, salvaguardando le peculiarità di ciascuna impresa. … E il gioco di squadra è quello che, in questi ultimi anni, ha ispirato anche l’azione del Sistema Paese e delle istituzioni” ha aggiunto.

“Molto è stato fatto in termini di promozione e coordinamento – e la Cabina di Regia né è la prova – ma ritengo che molto si possa e si debba ancora fare su altri due fronti: da una parte, nei rapporti tra pubblico e privato, per far sì che le imprese ci utilizzino ancora di più; dall’altra nei rapporti tra le stesse imprese, che dovrebbero fare più sistema tra loro, imboccando la strada delle aggregazioni e della crescita dimensionale per migliorare la competitività e affrontare con successo i mercati internazionali.

Il Ministero degli Affari Esteri è convinto del valore di tali aggregazioni e ha avviato da tempo una partnership importante con RetImpresa: nel maggio dello scorso anno abbiamo realizzato con l’Associazione  un importante evento alla Farnesina per far conoscere i benefici del modello aggregativo, ma anche per illustrare il supporto di  una rete nel mondo – quella delle Ambasciate e dei Consolati –  al servizio delle reti”.

Antonino Laspina – Direttore Ufficio di Coordinamento Marketing ICE-Agenzia ha così commentato: “La 38a tappa del Roadshow per l’internazionalizzazione, in programma a Bologna, è stata dedicata al tema delle Reti d’impresa.  A Bologna, come già avvenuto qualche mese fa a Venezia, oltre che degli strumenti governativi di supporto all’internazionalizzazione di ICE, SACE e SIMEST, si è parlato della normativa, degli incentivi e delle misure fiscali relative ai Contratti di rete, intesi come spinta alla libera aggregazione di imprese, con l’obbiettivo di accrescere la loro competitività sui mercati e la loro capacità di creare innovazione. Il Contratto di rete, infatti, può costituire un’efficace risposta ai limiti dimensionali delle nostre aziende e abilitarle ad affrontare meglio le sfide dell’internazionalizzazione.

SIMEST, insieme a SACE, propone alle aziende italiane un ventaglio di prodotti che copre tutto il ciclo dell’internazionalizzazione”, ha sottolineato Carlo De Simone – Area Marketing e Business Development – SIMEST. “Tra questi, l’azienda italiana può contare su SIMEST anche come socio di minoranza della società estera costituita o partecipata, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza nel Paese estero.”

La particolarità è che SIMEST agisce in qualità di partner finanziario, cioè “non entra nella gestione dell’impresa e, inoltre, resta al fianco dell’imprenditore per un periodo di tempo più lungo rispetto a quello di un fondo di private equity”, ha concluso De Simone.

 Dopo la Sessione Domande e Risposte, Ruben Sacerdoti – Responsabile Servizio Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione delle Imprese Regione Emilia-Romagna ha illustrato gli strumenti messi a disposizione dalla sua Regione per le imprese che vogliano internazionalizzarsi.

La testimonianza aziendale di successo è stata infine offerta da Ivano Corsini – Presidente della Rete di imprese AUTEBO e 01 NET che ha raccontato l’esperienza delle Reti di Impresa come marcia competitiva per andare all’estero.

Nella fase pomeridiana, dalle 13.00 alle 18.00, gli imprenditori presenti hanno avuto l’opportunità di partecipare ad incontri individuali con i funzionari dell’ICE e delle altre organizzazioni che collaborano all’iniziativa, per individuare strategie di internazionalizzazione studiate sulle singole esigenze.

Il Roadshow “Italia per le Imprese, con le PMI verso i mercati esteri” è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed è promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre all’ICE-Agenzia, a SACE e a SIMEST, l’evento si avvale della collaborazione di Confindustria, Unioncamere e di Rete Imprese Italia.