In occasione della Giornata della Memoria 2017, commemorativa del settantaduesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese nel Vercellese e in Valsesia e con il Centro Sefarad-Israel, ha proiettato il film “Anita B.” del regista Roberto Faenza, tratto dal romanzo di Edith Bruck “Quanta stella c’è nel cielo”. Anita, un’adolescente di origini ungheresi sopravvissuta ad Auschwitz, è accolta dall’unica parente rimasta viva: Monika, sorella di suo padre, che non vuole essere chiamata zia e vive l’arrivo della nipote come un peso. A Zvikovez, tra le montagne della Cecoslovacchia non lontane da Praga, Monika vive con il marito Aron, il figlioletto Roby e il fratello di Aron, il giovane e attraente Eli. In quel villaggio dei Sudeti, territori in precedenza occupati dai tedeschi, i nazisti vengono rimpatriati a forza e gli scampati trasferiti nelle loro abitazioni, in una situazione di crescente tensione con l’avvento del comunismo. Attorno ad Anita, uomini e donne vogliono dare un calcio al passato, ballare, divertirsi, ascoltare di nascosto le canzoni americane trasmesse oltre cortina dalla Voice of America. Anita sogna come tutti, ma a differenza degli altri non nasconde l’anima.