E’ Salerno la città scelta per la ripartenza del Roadshow Italia per le imprese che per la seconda volta arriva in Campania (dopo la tappa di Napoli nel settembre 2014). Il Raodshow, iniziativa promossa dalla Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione, è entrato nel suo 4 anno di operatività.
Dieci in totale le nuove tappe del 2017 (che si aggiungono alle 43 realizzate in 19 regioni italiane): dopo Salerno, sarà la volta di Arezzo, Pescara, Siracusa, Torino, Bolzano, Terni, Verona, Pesaro e Firenze.
Oltre 250 le imprese presenti a Salerno per confrontarsi con il Sistema Italia su opportunità e strumenti di internazionalizzazione. La Farnesina, rappresentata dal Direttore Centrale per l’internazionalizzazione del sistema Paese e le autonomie territoriali, Carlo Formosa, coglie l’occasione per rinnovare alle aziende la necessità di fare squadra in Italia e all’estero e di sfruttare appieno le capacità di orientamento e di supporto della rete di Ambasciate e Consolati nel mondo. Un’alleanza, quella tra diplomazia economica e imprese, che non manca di dare risultati incoraggianti e sempre più tangibili.
La diplomazia economica concorre a produrre l’1,1% del Pil e a generare 234 mila posti di lavoro
“L’anno appena passato è stato ancora a forte trazione export per le imprese italiane: quasi 417 miliardi di euro di esportazioni nel 2016, con un surplus della bilancia commerciale di quasi 52 miliardi, dimostrano come i mercati internazionali rappresentino un fattore determinante per la crescita dell’economia italiana e delle sue imprese”. È quanto affermato da Carlo Formosa, Direttore Centrale per l’internazionalizzazione del sistema Paese e le autonomie territoriali, commentando i recenti dati resi noti dall’Istat. “In un contesto geopolitico tanto dinamico quanto incerto, nel quale crisi regionali e spinte protezionistiche convivono con le straordinarie opportunità che si aprono sui nuovi mercati emergenti, il ruolo della Farnesina è essenziale per orientare le imprese verso i mercati internazionali. A ben vedere, ciò è ancor più vero per le aziende di minor dimensione, che a fronte di una produzione spesso di eccellenza non sono sufficientemente strutturate per affrontare con adeguata preparazione i mercati internazionali e per le quali l’accompagnamento della rete diplomatico-consolare può davvero fare la differenza”. Evidenziando i risultati di uno studio della società Prometeia sull’impatto della diplomazia economica sulla crescita, Carlo Formosa conclude: “Se guardiamo alla sostanza e ai numeri, la Farnesina e la rete diplomatico-consolare assistono soprattutto piccole e medie imprese – il 61% delle imprese che hanno firmato un contratto o vinto una gara anche grazie al nostro sostegno sono PMI. La diplomazia economica ha contribuito all’incremento del PIL italiano dell’1,1% e sostenuto 234 mila posti di lavoro, grazie anche agli effetti di filiera e di indotto che le imprese internazionalizzate che si sono rivolte a noi producono in Italia”.