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‘Raccontamenti’ di Chiara Montenero

Al Museo del Bardo di Tunisi la  Letteratura, fonte ispirazione, diventa mostra

Trasporre l’essenza e le atmosfere di opere letterarie di autori famosi sullo spazio circoscritto della tela. Questa l’impresa, titanica e affascinante, di Chiara Montenero, poetessa e scrittrice eclettica, approdata alle arti visive con una tecnica originale divenuta subito sua riconoscibile cifra stilistica, che esporrà le sue opere al Museo del Bardo di Tunisi dal 28 settembre al 22 ottobre.

La mostra, allestita nella prestigiosa sala Sousse del Museo, prende il titolo dal suo ultimo libro “Raccontamenti”, una raccolta di storie che sono un mix tra racconti, fiabe e poesie, favole per adulti bambini.

Forte della sua esperienza di autrice, l’artista sfiora i grandi classici della letteratura, prendendo per mano lo spettatore e guidandolo per epoche e terre lontane, tramite il filtro delle arti visive. Una sorta di abbraccio passionale tra parola e forma che si rivela in un artificio compositivo nel quale entra in gioco una figura geometrica, il quadrato, declinato in tutte le posizioni e in varie grandezze che come un terzo occhio gioca un effetto di movimento e sprigiona un’energia palpabile all’occhio di chi guarda.

“Il suo quadrato è al contempo un punto fermo, una conferma, e una sorpresa che potremmo ritrovare in altre sembianze nelle sue future opere” scrive la curatrice della mostra Irene Niosi rinviando all’introduzione di “Raccontamenti” ove la Montenero si chiede: “in fondo cos’è la Vita se non un susseguirsi di parole? Parole che scandiscono, come lancette di un orologio, il nostro tempo. Parole che decorano, come quadri sulle nude pareti, il nostro spazio. Parole sussurrate, gridate, custodite, dimenticate. Parole per spiegare, per mentire, per amare, per ferire. Parole. Attimi di vita. Parole scritte per non morire.

Parole per diventare storia”.

Nell’abbraccio intimo e passionale tra parole e forma, espresso a colpi di pennello vibranti e scioccanti, risiede la chiave di lettura di questa mostra che approda al Museo del Bardo grazie anche al sostegno e la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi e della Direzione del Museo stesso, prima personale di un’artista italiana in questo luogo di importanza così rilevante per la Tunisia e per i paesi del Mediterraneo.

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