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Serbia – Grafica, design, comunicazione: in Serbia l’omaggio a Osvaldo Cavandoli

Chi dice Osvaldo Cavandoli (1920 – 2007) dice un disegnatore, un animatore, un regista, un fumettista. Dice l’artista divenuto celebre, soprattutto, per essere il “padre” del personaggio La Linea: una delle eccellenze italiane che hanno fatto il giro del mondo. Oggi a rendergli omaggio è la Serbia.  L’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado, l’Associazione KomunikArt e MUSIL – Museo dell’industria e del lavoro di Brescia, presentano, infatti, la mostra internazionale “Viva Cavandoli” che verrà inaugurata il 3 ottobre alle 19 presso il cinema “Vojvodina” a Pančevo e rimarrà aperta al pubblico fino al 15 ottobre.  “Viva Cavandoli” rappresenta un tributo al grande disegnatore che nel 1969 creò e animò il personaggio de La Linea. La Linea nacque per scopi pubblicitari per un produttore italiano di elettrodomestici ma non molto tempo dopo il fumetto raggiunse il piccolo schermo e diventò famoso in tutto il mondo. Questa serie animata ha “camminato” in più di 250 puntate ed ha segnato l’infanzia di una generazione. Il personaggio principale è l’uomo che cammina su una linea infinita ed è in perenne comunicazione con il suo disegnatore. Si tratta del prodotto di un’estrema sintesi grafica. Le storie che interpreta sono situazioni tragicomiche della quotidianità dell’uomo medio. La mano di Cavandoli compare ogni tanto in campo per interagire con il suo personaggio, creando ostacoli o risolvendo alcune situazioni con pochi tratti di matita. La Linea, quindi, è inseparabile dal suo autore, che ha segnato la storia della grafica e del design italiano, la storia della comunicazione di massa ed ha influenzato la coscienza collettiva italiana

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