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Sette giorni con il ministro (20-26 novembre)

“La settimana parte sull’onda dei sapori della cucina italiana in arrivo dalla rete estera della Farnesina: per sette giorni oltre mille eventi hanno raccontato in 110 paesi le nostre eccellenze agroalimentari, gli itinerari turistici e gastronomici e i benefici per la salute della dieta mediterranea. Appuntamenti che hanno scandito le giornate con immagini colorate e grafiche creative inviate dalle nostre sedi sui profili social.

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Ma la giornata di lunedì si è conclusa con una beffa per l’Italia: il sorteggio ha negato a Milano l’assegnazione della sede dell’Agenzia del farmaco europea. Con un tweet il ministro Alfano ha voluto ringraziare “tutti quelli che ci hanno creduto”, sottolineando che  Milano per tre volte è stata in testa nei tre successivi turni di voto.

Per quanto riguarda l’attività diplomatica, da Mosca è giunto l’annuncio che il ministro Alfano tornerà in Russia all’inizio del prossimo anno, quando l’Italia sarà presidente di turno dell’Osce. La presidenza italiana è anche stata in agenda nell’incontro martedì con il collega svizzero Ignazio Cassis alla Farnesina. Alfano ha sottolineato il contributo della collettività italiana alla crescita della Svizzera, ricordando che per Roma il sostegno alla promozione dell’italiano nella confederazione elvetica è una priorità. Il ministro ha voluto anche esprimere l’apprezzamento italiano per l’adesione di Berna al programma europeo di relocation dei migranti.

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E’ stata poi la volta dell’incontro alla Farnesina con l’avvocato Francesco Rocca, che il 6 novembre è stato eletto presidente della Federazione internazionale delle società di Croce rossa e Mezzaluna rossa (FICROSS), un ‘organizzazione che Alfano ha definito un partner strategico  per la Cooperazione italiana.

La giornata si è chiusa con un tweet del ministro sui dati incoraggianti dell’Istat sul pil, “una crescita top dal 2010”,  dati che “confermano la bontà delle nostre riforme e della nostra azione di governo”.

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è stato il giorno in cui riportare l’attenzione sul Mediterraneo e sul ruolo che Roma ha come luogo di dialogo. Il ministro ha infatti presentato Med Dialogues, la grande conferenza internazionale organizzata dal 30 novembre al 2 dicembre dalla Farnesina e dall’Istituto per gli studi politici internazionali (Ispi) . Un’occasione anche per parlare delle violazioni dei diritti dei migranti in Libia perché “l’Italia, campione mondiale dei diritti umani, che ha salvato mezzo milione di vite umane in mare, non si volterà dall’altra parte”.

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Un altro appuntamento di rilievo per il ministro è stato quello di giovedì con il Consiglio generale degli italiani all’estero che rappresenta i 5,5 milioni di connazionali che vivono in altri paesi, “un’inestimabile risorsa, una componente essenziale del Sistema Italia” nelle parole di Alfano. Il ministro ha ricordato anche i 3.000 ricercatori che ogni anno vanno all’estero, una perdita di capitale umano di cui bisogna agevolare il rientro.

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Nella stessa mattina si è svolto il decimo forum italo-turco e l’incontro con  Mevlut Cavusoglu, il ministro degli esteri della Turchia, paese in cui la presenza delle imprese italiane “è strategica”.  Al centro del colloquio anche la situazione internazionale, con in primo luogo la Siria, e il contributo che la Turchia sta dando alla soluzione  della crisi migratoria.

La giornata di venerdì è stata funestata dal “vile attentato terroristico alla moschea di al Rawdah”, rispetto al quale il ministro Alfano ha espresso “la solidarietà e vicinanza dell’Italia al popolo egiziano.”

Un flash mob virtuale, che con un filo arancione attraverserà tutta la rete estera della Farnesina,  è cominciato sabato per rispondere  all’appello dell’Onu ‘Orange the world’ in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Alfano si è detto “oggi più che mai a fianco di tutte le donne per rompere il muro di silenzio che ancora, troppo spesso, nasconde chi usa violenza”, ricordando quanto fatto come ministro della Giustizia e dell’Interno  per la legge sullo stalking  e quella contro la violenza di genere.

 

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