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Conferenza sulla lotta all’antisemitismo

“L’arco di Tito e la menorah, la lampada a sette bracci. Sono gli elementi stilizzati che compongono il logo della Conferenza sulla lotta all’antisemitismo che l’Italia, in qualità di presidente di turno dell’Osce, organizza il 29 gennaio a Roma. Un impegno con cui si vuole testimoniare l’importanza che viene data alla lotta contro il razzismo, l’intolleranza e la discriminazione e che si inserisce nel contesto delle iniziative per il Giorno della Memoria.

    “Se i diritti fondamentali sono protetti attraverso il sistema legale e nella vita di tutti i giorni, senza eccezioni e senza discriminazioni, si afferma lo stato di diritto e la sicurezza è garantita. Se non esiste tale protezione, i conflitti si moltiplicano e può sorgere instabilità sociale e politica”, ha detto il ministro Angelino Alfano nel suo primo discorso come presidente di turno dell’Osce.

   Negli ultimi anni si sono moltiplicati in Europa e altrove gli episodi di antisemitismo, alimentati anche  da tensioni sociali, dalla situazione in Medi Oriente e dal ruolo giocato da Internet nell’accelerare la diffusione della propaganda. La conferenza servirà a consentire uno scambio di opinioni, esperienze e best practices  tra i partecipanti. Diventerà, insomma, una piattaforma per sviluppare il dialogo e migliorare la cooperazione, in linea con i principi Osce, “una delle grandi case del multilateralismo globale, in cui non c’è posto per discriminazione e intolleranza”,  come l’ha definita il ministro. Consapevole dell’importanza della lotta contro ogni forma di razzismo e intolleranza  l’Italia nel corso del suo anno di presidenza intende dedicare attenzione anche al tema delle persecuzioni contro i cristiani e le discriminazioni contro i musulmani.