Primo impegno come presidente di turno dell’Osce e il grazie all’ambasciata di Tripoli
Settimana caratterizzata dal primo impegno della presidenza di turno dell’Osce, il Consiglio permanente a Vienna. Ma prima di questo appuntamento, mercoledì, Angelino Alfano ha voluto ringraziare l’ambasciatore Giuseppe Perrone e tutto il personale civile e militare della nostra ambasciata a Tripoli, nel primo anniversario della riapertura della sede diplomatica, a tutt’oggi ancora l’unica attiva in Libia: “Svolgono un grande lavoro quotidiano in un contesto complesso e certamente impegnativo”, ha aggiunto “La stabilizzazione della Libia rappresenta un obiettivo prioritario per l’Italia. Riattivare l’ambasciata d’Italia a Tripoli, un anno fa, è stato un atto fondamentale per sostenere da vicino le autorità libiche nel difficile percorso di stabilizzazione del Paese.
La mattina di giovedì il ministro è volato nella capitale austriaca, nel palazzo dell’Hofburg, per delineare le priorità della nostra presidenza di turno dell’Osce. Alfano ha elencato i conflitti prolungati, la sicurezza del Mediterraneo e le sfide delle migrazioni tra i punti cardine dell’azione italiana durante il 2018, il cui motto sarà “Dialogue, ownership, responsability”. Il ministro ha definito la crisi ucraina “il banco di prova” della presidenza, annunciando una sua visita a Kiev e Mosca per la fine del mese. Un altro appuntamento ricordato dal ministro è stato quello del 29 gennaio quando a Roma si svolgerà la Conferenza sull’antisemitismo, tra i primi impegni per l’Osce contro il razzismo, l’intolleranza e la discriminazione.
Alfano ha poi visitato la mostra dell’Ansa ‘L’eredità di Falcone e Borsellino’, allestita nel palazzo dell’Hofburg in occasione dell’inizio della presidenza. “I giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – ha ricordato il ministro – sono i grandi eroi ‘laici’ della nostra storia, uccisi dalla mafia assieme ai fedeli e bravi agenti delle loro scorte. Diffondere le loro storie di vita – e i valori incarnati da questi due uomini che si sono sacrificati in nome della legalità e della giustizia – è atto dall’elevatissima valenza democratica”. “La mostra a loro dedicata, in occasione della Presidenza Osce, – ha aggiunto – è il segno di riconoscenza per quanto hanno fatto, perché è con orgoglio che ricordiamo il loro lavoro limpido, il loro sorriso, la loro forza ‘buona’ che tutto il mondo conosce”.
Nella stessa giornata Alfano si è felicitato con la Rai per la trasmissione “Meraviglie, la penisola dei tesori” dedicata al patrimonio culturale italiano iscritto nella lista dei siti dell’Unesco. “La trasmissione – ha commentato il ministro – esalta qualità che ci vengono riconosciute in tutto il mondo e che devono renderci orgogliosi di appartenere a una Nazione straordinaria, vera e propria superpotenza di cultura e di bellezza”. “L’anno che si è appena concluso ha visto il nostro Paese protagonista in molti settori di attività dell’UNESCO, a cominciare dal ruolo avuto nella definizione della strategia sui cosiddetti “caschi blu della cultura”.