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Settimana del ministro dal 16 al 29 aprile

Fitta serie di incontri internazionali e la vicenda del piccolo Alfie

Missione a Bruxelles per il  Consiglio Affari Esteri dell’UE lunedì 16 aprile per il ministro Angelino Alfano, dove tra i temi in agenda c’è la difficile situazione in Siria e le relazioni con Iran e Federazione russa, oltre ad una colazione di lavoro sui Balcani occidentali.

Proprio sul primo tema all’ordine del giorno si sofferma Alfano nel suo intervento:  “L’Italia ha considerato le operazioni di sabato mattina una risposta mirata, motivata e circoscritta all’attacco chimico di Duma. Abbiamo offerto ai nostri alleati il nostro sostegno politico, ribadendo che non vogliamo considerare ciò che si è verificato come l’avvio di una escalation”.  “Abbiamo l’idea che sia importante e necessario fare tutto il possibile per accertare rigorosamente i fatti dal punto di vista dell’esistenza di prove evidenti a carico del regime di Assad, nella vicenda di Duma”, ha detto il ministro precisando di ritenere  “assai verosimile che il regime sia coinvolto nel recente attacco chimico, sulla base dei precedenti. Confidiamo nell’aiuto che ci potranno dare gli esperti Opac che sono già sul terreno”.  “Non possiamo esimerci dal ricordare che non esiste una via militare alla soluzione della crisi e che dobbiamo avere una strategia politica – ha comunque ricordato  –  È di fondamentale importanza tenere Washington agganciata al processo negoziale a guida Onu e in questa prospettiva dobbiamo anche continuare a tenere aperto un dialogo con i principali attori della crisi, in primis Mosca”.

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Un’ altra vicenda complessa, ma di tutt’altra natura, impegna  il ministro nella stessa  giornata di lunedì. L’incontro dei ministri degli esteri Ue gli fornisce l’occasione per un incontro con il collega britannico Boris Johnson sul dramma umano del piccolo Alfie, affetto da una malattia neurodegenerativa a cui in Gran Bretagna è stato deciso di staccare la spina. Una triste storia in cui si intrecciano questioni etiche e giuridiche di non facile risoluzione. Alfano, pur ricordando che “Alfie è un cittadino del Regno Unito e l’Italia rispetta le decisioni prese nella cornice della giurisdizione nazionale britannica” e che “il sistema sanitario nazionale britannico e gli standard medici sono tra i più alti del mondo”, ha auspicato che sia accolto il desiderio dei genitori di Alfie di trasferire il bambino al Bambin Gesù di Roma – struttura medica di altissimo livello, attrezzata per seguire al meglio possibile questo caso – che accoglierebbe Alfie sulla base di una decisione concordata.

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   Con un tweet il ministro è presente anche alla Giornata della ricerca italiana nel mondo sottolineando che ”il nostro Paese è portatore  di scienza, tecnologia e innovazione e siamo orgogliosi dei nostri ricercatori che con il loro lavoro contribuiscono a sostenere la diplomazia scientifica e l’eccellenza del nostro Paese nel mondo”.

Il convegno organizzato dalla Fondazione De Gasperi  “A 70 anni dalle elezioni del 1948”  mercoledì 18 aprile è l’occasione per un intervento in cui Alfano tocca  i temi della difesa europea, “mai antagonista della Nato, ma complementare”, e dell’atlantismo, “uno dei pilastri della politica estera italiana”.  Gli Stati Uniti “sono stati decisivi non solo allora ma restano determinanti oggi e per il nostro futuro”, ha detto Alfano ricordando i soldati americani “che hanno dato la loro vita per darci  la libertà e la democrazia”.

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Giovedì 19  il progetto di legge austriaco sulla protezione consolare per gli altoatesini di lingua tedesca e ladina viene definito dal ministro “assolutamente non conforme alle norme UE in materia di cittadinanza europea e in materia consolare e del tutto contrario al diritto internazionale”. “Per tale ragione già ieri – ha aggiunto –  abbiamo dato mandato all’ambasciatore d’Italia a Vienna di presentare una formale protesta al governo austriaco – basata su puntuali elementi di diritto – sul suddetto disegno di legge”. Ma in giornata arriva la notizia che l’Austria ha ritirato la legge:  “Apprendiamo con soddisfazione che dal ministero degli Esteri austriaco è giunta notizia del ritiro del disegno di legge sull’Alto Adige”,  “l’iter del procedimento legislativo è stato, infatti, bloccato”. “Lo stop a questo testo – osserva Alfano – è la giusta risposta all’impegno e alla solerzia con cui la Farnesina ha seguito la vicenda sin dall’inizio”. “L’odierna decisione del governo d’Austria  – sottolinea – dimostra che la collaborazione tra Paesi europei è un bene da preservare con cura ed equilibrio”.

E soddisfazione il ministro esprime anche per i rapporti della Commissione europea in cui si “raccomanda l’apertura di negoziati di adesione per Albania e l’Ex Repubblica yugoslava di Macedonia. Ritengo – ha detto – sia il meritato riconoscimento delle importanti riforme realizzate da questi due Paesi nel percorso di integrazione europea e della legittima aspirazione dei loro cittadini di fare parte dell’UE in futuro”. “L’Italia, da sempre sostenitrice del processo di allargamento dell’UE, continuerà a ribadirne il carattere strategico nell’agenda europea, a beneficio della prosperità, della sicurezza e della stabilità dell’intero continente”, ha concluso.

Sempre giovedì il ministro ha presieduto il Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo durante il quale ha ricordato che “l’Italia è tra i Paesi che hanno registrato il maggiore incremento dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo netto nell’ultimo anno, raggiungendo la ragguardevole cifra di 5,7 miliardi di dollari ed un tasso di crescita del 10,2% rispetto al 2016. Il nostro Paese si è dunque confermato al 4° posto in termini percentuali tra i Paesi membri del G7 e al 6° posto per ammontare netto tra i Paesi membri del Development Assistance Committee”. “Abbiamo approvato programmi ed iniziative per un ammontare complessivo pari a oltre 16 milioni di euro, indirizzati verso Paesi di diverse aree geografiche, dall’Africa al Medio Oriente, dall’Asia all’Europa”, ha detto il capo della Farnesina.

Sabato 21 partenza per Toronto dove è in programma la riunione dei ministri degli esteri del G7. Ma prima di volare in Canada Alfano commenta i nuovi passi distensivi della Corea del nord sulla sospensione dei test nucleari e dei lanci di missili balistici e sulla chiusura di un sito. Si tratta di “uno sviluppo positivo ed un passo nella giusta direzione”. “Mi auguro – ha aggiunto – che favoriscano il successo degli imminenti incontri al vertice e che contribuiscano all’obiettivo della denuclearizzazione completa, verificabile ed irreversibile della Penisola”.

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E arrivando a Toronto il 22 aprile il primo tweet del ministro è proprio sull’impegno italiano “per rafforzare la pace e la sicurezza nel mondo”.

Un vertice quello del G7 con molti temi sul tavolo: dalla Iran alla Corea del nord, dal Medio Oriente, con la Siria e il conflitto israelo-palestinese, al Myanmar, al Venezuela. In una colazione presso la residenza del collega canadese viene anche “ribadito il nostro impegno ad assistere l’Ucraina nei suoi sforzi verso una piena ripresa economica e l’appoggio agli sforzi negoziali per una soluzione politica sostenibile della crisi”.

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Mentre il ministro ancora si trova a Toronto nuovi sviluppi sul caso di Alfie. Il 23 aprile giunge infatti l’annuncio che Alfano e il collega dell’Interno Marco Minniti hanno concesso la cittadinanza al piccolo,  “in tal modo il governo italiano auspica che l’essere cittadino italiano permetta al bambino, l’immediato trasferimento in Italia”, fa sapere la Farnesina.

Il giorno successivo il ministro informa che “accogliendo una richiesta delle scorse settimane delle autorità nigerine, è partito oggi un volo umanitario con un carico di circa 15 tonnellate di medicine destinate alla popolazione locale”. Il volo, decollato dalla base di Pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (Unhdr) di Brindisi, gestita dal Programma Alimentare Mondiale, trasporta kit di farmaci per le principali patologie diffuse nel Paese e materiali sanitari di difficile reperibilità.

  

Ancora Siria sui tavoli della diplomazia internazionale il 25 aprile con la seconda  conferenza ministeriale, che si è tenuta a Bruxelles. “Riaffermiamo – ha detto Alfano – la nostra ferma condanna dell’uso di armi chimiche da parte del regime siriano e la nostra richiesta affinché risponda di crimini di guerra. È imperativo raggiungere una soluzione politica in Siria sotto la guida delle Nazioni Unite”. “Milioni di persone in Siria e nei paesi vicini – ha ricordato –  soffrono ed hanno bisogno di assistenza urgente. Quest’anno l’Italia contribuisce con 48 milioni di euro”.

 

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Poi trasferimento a Parigi dove giovedì 26 si svolge la conferenza dedicata alla lotta contro le fonti di finanziamento di Daesh e al Qaida, “No money for terror”.

Un’occasione per elevare l’impegno della comunità internazionale nella lotta al terrorismo. “Sia chiaro – è il messaggio di Alfano  –  il nemico è forte. Ma se penso alla forza delle nostre libertà e ai nostri valori fondamentali, sono certo che riusciremo a prevalere su qualsiasi complotto criminale o terroristico. Ecco perché è importante essere oggi qui a Parigi, con uno stimolo – più forte che mai – a lavorare assieme”.   

 

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Proseguendo nella serie di incontri internazionali il ministro venerdì 27 aprile torna a Bruxelles per la ministeriale degli esteri della Nato. Una riunione su relazioni Nato-Russia, spese per difesa, Iran e Balcani occidentali, che dà modo ad Alfano di incontrare il neo segretario di stato statunitense Mike Pompeo. 

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“L’incontro di oggi tra i leader delle due Coree rappresenta un incoraggiante segnale di distensione cui confido faranno seguito altri concreti progressi” ha fatto sapere il ministro, dopo l’incontro con Pompeo. “Auspico vivamente – ha aggiunto Alfano – che, grazie al forte impulso e alla leadership di Washington e alla determinazione di tutta la comunità internazionale, si tratti di un passo verso l’obiettivo della denuclearizzazione completa, verificabile ed irreversibile della Penisola”.

La settimana si conclude sabato con la triste notizia della morte del piccolo Alfie. “Addio ti abbiamo voluto bene”, sono le parole di cordoglio di Alfano.