“L’Africa occupa una posizione prioritaria nell’agenda strategica dell’Italia e della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, nel solco delle storiche relazioni che legano le due sponde del Mediterraneo; insieme, formiamo parte di un’unica area, che ci vede esposti non solo a sfide condivise, ma anche a opportunità in termini di stabilità, sicurezza e sviluppo sostenibile”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra Marina Sereni intervenendo a Rimini all’inaugurazione della 39esima edizione di MACFRUT, una delle più importanti fiere dedicate alla filiera ortofrutticola e punto di riferimento dell’agricoltura avanzata. Una novità di quest’edizione sono gli Africa Days, realizzati con il supporto del Ministero, in collaborazione con AICS, ICE, UNIDO e Confindustria Assafrica & Mediterraneo, con tre giorni di eventi tra cui gli Stati Generali dell’Ortofrutta Africana, un forum di esperti, imprese e istituzioni a confronto su aspetti basilari per lo sviluppo agricolo dei vari Stati africani.
“Tra le sfide comuni di Italia e Africa – ha proseguito Sereni – c’è la sicurezza alimentare, attualmente gravemente compromessa a livello globale dal conflitto russo-ucraino. L’Africa è tra le aree più duramente colpite dalle crisi di approvvigionamento e dall’aumento dei prezzi delle materie prime. Tali conseguenze negative sulle economie africane aggravano ulteriormente gli effetti della persistente siccità, che coinvolge oltre metà dei Pasi africani e che può essere affrontata solo con l’ausilio di tecnologie avanzate”.
“Il tema della sicurezza alimentare – ha detto ancora la Vice Ministra – rappresenta uno storico pilastro della Cooperazione Italiana. Abbiamo da sempre lavorato alacremente per rendere l’agricoltura, principale componente dell’economia di molti Paesi africani, e l’agro-business, più efficienti e sostenibili sul piano ambientale, incoraggiando l’espansione del numero di piccole e medie aziende e incentivando il coinvolgimento di donne e di giovani nell’imprenditoria di questi comparti. Negli ultimi anni si è poi consolidata l’idea che anche il settore privato può giocare un ruolo importante a favore dello sviluppo sostenibile, perché contribuisce a generare crescita economica, nuovo impiego, sviluppo del capitale umano e innovazione. Spero dunque che l’organizzazione degli ‘Africa Days’ offra l’opportunità di instaurare nuove sinergie virtuose tra i nostri Paesi nel settore agroalimentare e di elaborare soluzioni concrete – ha concluso Sereni – per la modernizzazione qualitativa dei sistemi produttivi africani, a partire dallo scambio mutualmente vantaggioso di buone pratiche e dall’integrazione delle filiere”.