“Ho trovato Meriam in buone condizioni fisiche e di spirito, naturalmente provata da questa esperienza. Le ho assicurato il massimo impegno del Governo italiano a seguire la vicenda fino alla sua conclusione, ciò che conto possa avvenire molto a breve”.
E’ quanto ha dichiarato il viceministro Lapo Pistelli a Khartoum a conclusione del suo lungo incontro con Meriam Ibrahim, la giovane donna cristiana condannata a morte per apostasia, poi assolta dalla Corte d’appello sudanese. “Abbiamo scelto la strada, che si e’ rivelata vincente, della discrezione e del dialogo, nel rispetto delle istituzioni e dell’ordinamento giuridico sudanesi”.
Secondo fonti diplomatiche, in linea di continuità con l’azione condotta dal Governo negli ultimi due mesi, la visita di Pistelli dovrebbe assicurare un contributo decisivo alla conclusione positiva della vicenda di Meriam.
Nell’ambito della sua visita, la più alta in livello realizzata da un esponente governativo italiano e dell’Unione Europea in Sudan da quasi tre anni, Pistelli ha sollevato la questione della liberazione di Meriam in tutti i suoi incontri a livello istituzionale. Ne ha parlato con il primo vice presidente Bakri Hassan Saleh, con il ministro degli Esteri Ali Karti e con l’assistente presidenziale Ibrahim Ghandoor. “Tutti mi hanno manifestato disponibilità a collaborare a una positiva e, ripeto, molto celere soluzione del caso”.
L’agenda degli incontri con i vertici del regime sudanese e’ stata focalizzata anche sul processo di riconciliazione nazionale, nonché sulla situazione nelle aree di conflitto, in particolare Darfur, Sud Kordofan e Blue Nile. Ciò anche sotto il profilo del contributo dell’Italia e dell ‘U.E. alla pace, alla stabilità e allo sviluppo in Sudan. I colloqui hanno riguardato anche gli sviluppi del quadro regionale con una particolare attenzione alla crisi sud-sudanese. Particolare enfasi e’ stata conferita inoltre al consolidamento e sviluppo delle relazioni bilaterali e della cooperazione economico-commerciale, considerate, anche nella prospettiva di EXPO 2015, le notevolissime potenzialità della collaborazione tra imprese italiane e sudanesi in particolare nel settore agricolo e agro-industriale.
La visita ha offerto l’occasione per fare il punto sulle attività della Cooperazione italiana in Sudan. Nel Paese dei due Nili, oltre a finanziare un importante pacchetto di interventi bilaterali e multilaterali, l’Italia è stata chiamata dall’Unione Europea a gestire il programma UE di riabilitazione del settore sanitario in Sudan Nord-Orientale; si tratta del primo programma su fondi UE gestito da un’Ambasciata italiana in un’area, quale il Sudan Nord-Orientale, tra le più povere del pianeta. A conferma del ruolo rivestito dalla nostra cooperazione e dalle ONG italiane in Sudan, Pistelli ha visitato anche l’ospedale cardio-chirurgico di Emergency “Salam” (una struttura italiana di assoluta eccellenza nel Continente africano) presso il quale ha avuto un incontro con il fondatore di Emergency Gino Strada.