Sin dal momento in cui ha appreso la notizia della detenzione del Dr. Ahmadreza Djalali, la Farnesina ha attivato i suoi canali di comunicazione con le autorità iraniane per sottolineare l’attenzione e l’estrema preoccupazione con cui il caso viene seguito anche in Italia, in ragione del legame che lo unisce all’Università del Piemonte orientale e a quella comunità scientifica, per ottenere notizie sulle sue condizioni e per chiedere che egli possa tornare presto alla sua famiglia.
Insieme ad altri partner europei, la Farnesina e l’ambasciata italiana a Teheran continueranno a seguire da vicino il caso. Dai contatti di questi giorni con le autorita’ iraniane la Farnesina e l’ambasciata italiana hanno ricevuto indicazioni che le indagini sono ancora in corso, senza che sia stata emessa alcuna condanna.