“L’Italia segue con estrema e crescente attenzione la situazione nella penisola coreana. L´ennesima, gravissima violazione di molteplici Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza è un fattore di destabilizzazione della pace, della sicurezza regionale e internazionale e del regime globale di non proliferazione. L’escalation delle tensioni in corso ha implicazioni imprevedibili, non solo nella penisola, ma in un’area ben più ampia”. Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, si è rivolto al collega giapponese, Taro Kono, nel corso di una conversazione telefonica dominata dal dossier nord-coreano. Si è trattato della prima occasione di dialogo tra il titolare della Farnesina e Taro Kono, nuovo capo della diplomazia giapponese dal mese di agosto.
“Pyongyang deve immediatamente abbandonare lo sviluppo del proprio programma nucleare e missilistico in maniera completa, verificabile e irreversibile e desistere dal percorso intrapreso di autoisolamento e di sfida alla Comunità internazionale”, ha proseguito Alfano, che ha inoltre sottolineato che l’Italia, Presidente G7 e Presidente di turno del Comitato Sanzioni per la Corea del Nord del Consiglio di Sicurezza, “sostiene e continuerà a sostenere la crucialità di una reazione decisa e unitaria, ed incoraggia il Consiglio di Sicurezza all’adozione di sanzioni aggiuntive”.
Alfano ha inoltre confermato all’omologo giapponese l’impegno italiano anche in sede UE per rafforzare ogni misura di pressione su Pyongyang.
Il ministro degli Esteri ha quindi ribadito al collega nipponico “la solidarietà dell´Italia al Giappone ed agli altri partner regionali per le conseguenze del comportamento irresponsabile del regime”, dicendosi “pronto a mantenere uno stretto coordinamento per monitorare la situazione nella penisola”.