Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Amendola a Vienna per la 18ma Conferenza OSCE contro la tratta di esseri umani

Il Sottosegretario agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale, Vincenzo Amendola, ha partecipato oggi a Vienna alla 18ma Conferenza sulla lotta contro la tratta di esseri umani organizzata dall’OSCE, di cui l’Italia detiene quest’anno la Presidenza. 

La Conferenza, si è concentrata sulla condivisione e promozione delle migliori prassi adottate nell’area OSCE per il contrasto alla tratta di esseri umani. 

Ai lavori della conferenza hanno preso parte, tra gli altri, Ingibjörg Sólrún Gísladóttir, la Direttrice dell’Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani (OSCE/ODIHR), l’Ambasciatrice Madina Jarbussynova, Rappresentante speciale e Co-ordinatore OSCE per la lotta alla tratta di essere umani, e John Brandolino, Direttore della Divisione Trattati dell’ufficio ONU su crimine e droga (UNODC). 

“Condannare con forza e combattere con impegno quotidiano il fenomeno della tratta di esseri umani non è sufficiente. È importante anche diffondere un approccio basato sulla prevenzione costante e sulla protezione delle vittime e delle categorie più deboli” ha spiegato Amendola, che ha aggiunto: “Esortiamo l’OSCE ad assumere sempre di più il ruolo di connettore privilegiato tra tutti gli attori presenti negli Stati membri per favorire l’individuazione di modalità innovative di cooperazione che consentano di mettere in campo un’azione ancora più incisiva”. 

“È questo lo stesso approccio adottato dall’Italia a livello nazionale, che si basa sulla cooperazione tra attori istituzionali e società civile. Nel modello italiano abbiamo integrato le attività di contrasto alle reti criminali con programmi di assistenza e integrazione sociale a beneficio delle vittime – prevedendo anche la concessione del permesso di soggiorno per le vittime della tratta; e con percorsi di inserimento nel mondo del lavoro”, ha continuato il Sottosegretario.


“Questo modello – ha aggiunto Amendola – è contenuto in un Piano d’Azione Nazionale per il contrasto alla Tratta e allo Sfruttamento del Lavoro, in vigore per il triennio 2016 – 2018, attuato attraverso una Cabina di Regia in cui siedono tutti gli attori istituzionali e sociali”.

Infatti, il Governo italiano ha stanziato un Fondo apposito per le misure anti tratta, destinato a finanziare non solo i programmi di assistenza e di integrazione sociale delle vittime, ma anche forme di protezione tramite l’istituzione di centri di ascolto e di accoglienza. A tal fine, sono stati progressivamente accresciuti gli stanziamenti previsti per il Fondo, dagli 8 milioni del 2015 ai 22,5 milioni di euro per 21 progetti approvati a fine 2017.

Ti potrebbe interessare anche..