(Traduzione di cortesia)
Dichiarazione congiunta
L’Italia e la Croazia hanno tenuto la sesta riunione del Comitato di Coordinamento dei Ministri (COM) il 27 febbraio 2024 a Zagabria. I Ministri ribadiscono il loro impegno a rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali e a potenziare il partenariato nell’ambito dell’UE, della NATO e di altri consessi multilaterali. L’adesione della Croazia all’Eurozona e all’area Schengen, nonché i progressi nel processo di adesione all’OCSE, hanno aperto ulteriori strade per una più stretta cooperazione. L’Italia ribadisce il proprio sostegno all’adesione della Croazia all’OCSE ed è pronta a collaborare ulteriormente con la Croazia a questo proposito.
I Ministri accolgono con favore l’eccellente incontro dei Primi Ministri, Giorgia Meloni e Andrej Plenković, tenutosi a Zagabria il 16 novembre 2023 e la partecipazione del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, Antonio Tajani, al Forum di Dubrovnik tenutosi nel luglio 2023, nonché i numerosi contatti bilaterali a livello politico e di lavoro/e a livello di esperti, in linea con gli impegni assunti dalle due parti nella Dichiarazione congiunta firmata a Roma il 24 maggio 2022.
In conformità con tutti i quadri giuridici pertinenti, le due parti restano impegnate a promuovere e tutelare i diritti delle rispettive minoranze, la cui presenza storica e il cui ruolo proattivo hanno contribuito in modo significativo a promuovere la cooperazione bilaterale e i contatti tra i popoli.
I Ministri accolgono con favore l’imminente completamento della procedura di ratifica dell’Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Croazia sulla delimitazione delle zone economiche esclusive, che ne consentirà l’entrata in vigore. La cooperazione nel bacino del Nord Adriatico, sia bilaterale che trilaterale con la Slovenia, rimane un’importante pietra miliare nelle relazioni tra i due Paesi, con particolare attenzione alla conservazione dell’ambiente e al miglioramento della connettività, della sicurezza e di una più stretta cooperazione nei settori della cosiddetta blue economy, secondo le linee concordate durante la Riunione Trilaterale di Ancona del luglio 2023.
In un periodo di sfide globali, dalla sicurezza ai cambiamenti climatici, l’Italia e la Croazia sono impegnate a continuare a costruire un’Europa più forte, resiliente e competitiva a livello mondiale, che sia strategicamente autonoma. Le due parti restano impegnate nella doppia transizione, verde e digitale, e nell’ulteriore rafforzamento del nostro mercato interno. Sottolineano l’importanza del progressivo rafforzamento della difesa europea e della piena attuazione della cosiddetta Bussola strategica dell’UE. Poiché quest’anno l’UE inizia un nuovo ciclo istituzionale, l’Italia e la Croazia si impegnano a lavorare, insieme ai loro partner europei, alla nuova Agenda strategica 2024-2029 che preparerà l’Unione per il futuro. Ribadiscono inoltre il loro impegno a continuare a lavorare su tutte le altre questioni di interesse comune dell’agenda europea, anche nell’ambito del formato MED 9. Questo formato fornisce una valida piattaforma per affrontare le sfide specifiche della regione mediterranea.
I Ministri sottolineano inoltre il valore della cooperazione regionale ed esprimono il loro sostegno e il loro impegno nei confronti dei pertinenti formati di cooperazione, quali la Strategia dell’UE per la regione adriatica e ionica (EUSAIR) e l’Iniziativa adriatico-ionica (AII), entrambe attualmente presiedute con successo dalla Croazia.
L’Italia e la Croazia continuano ad essere al fianco dell’Ucraina e del suo popolo nella lotta contro la guerra di aggressione della Russia. Condannano gli attacchi deliberati della Russia e la sua campagna intensificata di attacchi aerei sistematici che uccidono i civili e distruggono le infrastrutture critiche, che costituiscono una grave violazione del diritto internazionale. Chiedono alla Russia di cessare tutte le operazioni di combattimento e di ritirare senza indugio le sue truppe dal territorio ucraino. L’Italia e la Croazia ribadiscono il loro incrollabile sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. A tal fine, continueranno a fornire all’Ucraina sostegno finanziario, economico, umanitario, militare, diplomatico e di altro tipo, ivi compreso il sostegno allo sminamento. Sottolineano l’importanza dell’assistenza militare a lungo termine dell’UE all’Ucraina tramite lo Strumento europeo per la pace (EPF) e la Missione di assistenza militare dell’UE (EUMAM), nonché l’assistenza finanziaria dell’UE. Continueranno a chiedere assunzione di responsabilità e giustizia in relazione a tutti i crimini commessi nell’ambito della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. L’Italia e la Croazia continueranno ad intensificare gli sforzi diplomatici per garantire il più ampio sostegno internazionale per una pace globale, giusta e duratura nell’ambito dei principi e degli obiettivi fondamentali della Formula di pace dell’Ucraina e della Carta delle Nazioni Unite. Accolgono con favore la decisione del Consiglio europeo di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina.
L’Italia e la Croazia esprimono preoccupazione per il deterioramento della situazione in Medio Oriente. Condannano gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023, sottolineano il diritto di Israele a difendersi in conformità con il diritto internazionale e chiedono il rilascio immediato ed incondizionato di tutti gli ostaggi. Le due parti sono profondamente preoccupate per l’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza e per le sofferenze dei civili di Gaza, e chiedono maggiori consegne di aiuti essenziali, più corridoi umanitari, ivi compreso il corridoio marittimo, e una pausa nelle ostilità. I Ministri sottolineano la necessità di evitare l’estendersi del conflitto a livello regionale e sostengono gli sforzi volti alla de-escalation, in collaborazione con i partner regionali. Condannano fermamente gli attacchi degli Houthi alle navi commerciali nel Mar Rosso, che ostacolano in modo significativo i flussi commerciali mondiali, e ne chiedono la cessazione. Riconoscono l’importanza degli sforzi internazionali per garantire la sicurezza della navigazione e sostengono una maggiore presenza dell’UE nell’area a tal fine. L’Italia e la Croazia sostengono il rilancio del processo politico basato su una soluzione a due Stati come unico modo per conseguire una pace regionale duratura.
L’Italia e la Croazia considerano un obiettivo strategico mantenere la regione dei Balcani occidentali in cima all’agenda dell’UE e avanzare con decisione sulla strada dell’integrazione europea. Una politica di allargamento credibile è un investimento geostrategico per la pace, la stabilità, la sicurezza e la crescita economica dell’intero continente europeo. Inoltre, le due parti sottolineano l’importanza di rafforzare la cooperazione regionale e le relazioni di buon vicinato. La proposta di un Piano di crescita per i Balcani occidentali offre importanti opportunità per promuovere l’allargamento, sostenere la crescita economica della regione e accelerare la sua graduale integrazione nel mercato unico dell’UE. L’Italia e la Croazia concordano sul fatto che l’impegno dell’UE nei Balcani occidentali deve essere ambizioso e proattivo e che il 2024 deve essere un anno di progressi concreti verso l’integrazione europea dei Balcani occidentali. L’Italia e la Croazia si adopereranno per far progredire i Paesi dei Balcani occidentali sulla strada dell’UE, in linea con l’approccio individuale e basato sul merito, nel rispetto dei criteri stabiliti. L’Italia e la Croazia sottolineano l’importanza dell’apertura dei negoziati di adesione all’UE con la Bosnia-Erzegovina nel marzo 2024 e attendono con ansia la relazione sui progressi registrati che la Commissione europea fornirà. Incentivano il Montenegro ad accelerare le riforme relative all’UE al fine di avanzare ulteriormente nei negoziati di adesione all’UE. L’Italia e la Croazia sostengono appieno l’apertura dei primi gruppi di capitoli negoziali con l’Albania e la Macedonia del Nord, i cui negoziati di adesione all’UE dovrebbero procedere a ritmo sostenuto. L’Italia e la Croazia accolgono con favore la liberalizzazione dei visti con il Kosovo. Sostengono appieno il dialogo tra Serbia e Kosovo, facilitato dall’UE, e invitano entrambe le parti a negoziare con un approccio costruttivo, in linea con le legittime aspirazioni dei loro cittadini ad aderire all’Unione europea.
Sulla base dei risultati della sesta riunione del Comitato di coordinamento dei Ministri, le due parti convengono di rendere operativa la cooperazione bilaterale come segue:
Agricoltura e pesca
- Proseguire la stretta collaborazione all’interno del Gruppo Regionale dei Direttori Generali della Pesca Marittima “ADRIATICA”, quale cornice ideale per la collaborazione e per il perseguimento delle migliori strategie condivise, volte a garantire la sostenibilità a lungo termine della pesca dal punto di vista ambientale, economico e sociale;
- continuare ad applicare le misure di gestione degli stock ittici condivisi secondo gli obiettivi fissati sia dall’Unione Europea che dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM), replicando gli approcci e i metodi collaudati che, in particolare nell’ambito della definizione delle Zone di Restrizione della Pesca (FRA), implicano il coinvolgimento del settore della pesca, delle istituzioni scientifiche e delle amministrazioni nazionali;
- migliorare la cooperazione per rafforzare ulteriormente la capacità e la resilienza del settore agroalimentare tramite l’istituzione e l’utilizzo di meccanismi di sostegno finanziario dell’UE in caso di crisi, quali fenomeni meteorologici estremi, gravi perturbazioni del mercato o l’insorgere di malattie animali e vegetali;
- armonizzare il monitoraggio delle specie esotiche invasive marine, in conformità con le politiche di gestione accettate a livello internazionale. È particolarmente importante sostenere la cooperazione tra tutti i Paesi della sub-regione adriatica e tra i Paesi del Mediterraneo;
- promuovere le raccomandazioni sui modelli di consumo sostenibili della dieta mediterranea e sviluppare la consapevolezza che il cibo prodotto in laboratorio (ad esempio la carne coltivata) non può essere la risposta adeguata, sia per gli agricoltori che per i consumatori, con riferimento alla disponibilità di cibo.
Cultura
- Continuare a sviluppare il pieno potenziale della cooperazione bilaterale in campo culturale tramite l’attuazione del nuovo Programma esecutivo per il periodo 2022-2026 in tutti i settori concordati per la cultura;
- rafforzare le iniziative congiunte e i partenariati all’interno delle organizzazioni e delle associazioni internazionali (UNESCO, Consiglio d’Europa, ecc.) e nell’ambito del programma Europa Creativa dell’UE;
- incentivare la cooperazione e lo scambio tra gli esperti conservatori e gli archeologi subacquei dell’ICUA di Zara e la Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, anche tramite la negoziazione di un Memorandum di cooperazione nel campo dell’archeologia subacquea tra le due istituzioni. Il Centro internazionale per l’archeologia subacquea di Zara (ICUA Zara), Centro di categoria II dell’UNESCO, si occupa della conservazione e della promozione del patrimonio culturale subacqueo della Croazia, del Mediterraneo e dell’Europa;
- collaborare nel campo dei progetti di coproduzione audiovisiva bilaterali e regionali, anche tramite lo sviluppo di adeguati meccanismi di finanziamento; sostenere la promozione e la distribuzione dei contenuti audiovisivi dell’altra parte nel mercato nazionale;
- migliorare le iniziative congiunte e i partenariati degli uffici di esportazione musicale dei due Paesi (Italia Music Export e Music Export Office Croatia), che mirano a valorizzare e promuovere lo sviluppo e la cooperazione del settore musicale, soprattutto nell’ambito dell’iniziativa degli uffici per l’esportazione e la promozione musicale del Mediterraneo;
- incentivare la cooperazione tra le organizzazioni impegnate nell’editoria e nella distribuzione di pubblicazioni e nella traduzione di opere letterarie e nella loro pubblicazione, nonché la traduzione reciproca di opere di scrittori contemporanei;
- sviluppare la cooperazione tra le autorità competenti nella protezione del patrimonio culturale dai disastri naturali nel quadro dell’iniziativa dell’UE “PROCULTHER” e a livello bilaterale.
Crescita economica
- Collaborare per creare un ambiente ottimale per ulteriori scambi commerciali bilaterali, lavorando al rafforzamento della cooperazione economica bilaterale, scambiando informazioni sullo sviluppo commerciale dei due Paesi, riconoscendo il potenziale di cooperazione e rafforzando le relazioni reciproche complessive in aree di interesse comune per lo sviluppo dell’industria, in particolare nei settori della produzione di acciaio e della cantieristica;
- organizzare il secondo Business Forum in Croazia nel 2024;
- introdurre la cooperazione nell’industria elettrica e automobilistica secondo il principio dell’economia circolare, ove ci si impegnerà per trasformare completamente l’industria, incentivarne la produzione sostenibile e fornire nuove forme e servizi di mobilità sostenibile;
- cooperare nel campo delle soluzioni innovative di informazione e comunicazione che consentono la trasformazione digitale della società e delle industrie;
- esplorare la cooperazione nel settore dell’industria alimentare con riferimento alle tecnologie di lavorazione e alla lavorazione stessa degli alimenti;
- esplorare la cooperazione e la nomina di progetti comuni secondo il modello “importante progetto di interesse comune europeo” (IPCEI).
Energia e ambiente
- Mantenere gli standard di sicurezza energetica previsti dalle normative europee e la loro attuazione nelle legislazioni nazionali, promuovendo azioni congiunte transfrontaliere relative al monitoraggio e al controllo degli impianti e delle infrastrutture offshore sui fondali marini (anche tramite studi e ricerche su tematiche relative a fenomeni naturali persistenti nella regione adriatica), nonché impegnandosi in operazioni congiunte per la prevenzione di incidenti rilevanti tramite esercitazioni in loco;
- collaborare per l’armonizzazione del quadro normativo in materia di dismissione o riutilizzo delle infrastrutture offshore, al fine di promuovere la collaborazione per la futura pianificazione strategica sulla decarbonizzazione e l’utilizzo delle infrastrutture esistenti per il gas naturale in infrastrutture in grado di trasportare fonti energetiche alternative su impianti offshore a monte in condizioni di sicurezza, nonché per la dismissione e il riutilizzo di piattaforme offshore (quali progetti eolici offshore, potenziale di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), ecc.);
- promuovere e rafforzare la cooperazione nell’ambito del progetto North Adriatic Hydrogen Valley con l’obiettivo di stabilire una politica energetica proattiva sul nostro territorio e su quelli limitrofi, tramite progetti in corso che cooperano per lo sviluppo di tecnologie dell’idrogeno rispettose dell’ambiente al fine di garantire la catena del valore dalla produzione all’utilizzo dell’idrogeno;
- rispettare tempestivamente tutte le disposizioni pertinenti dei regolamenti dell’UE in materia di misure di solidarietà per salvaguardare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas;
- promuovere il ruolo strategico delle piccole isole nel percorso di decarbonizzazione quali laboratori innovativi per lo sviluppo di progetti di energia pulita tramite lo scambio di buone pratiche e lo sviluppo di iniziative settoriali congiunte;
- ribadire il loro pieno sostegno al rafforzamento della cooperazione regionale e sub-regionale sulla protezione dell’ambiente marino tramite la Convenzione di Barcellona e altri meccanismi regionali e sub-regionali di cooperazione istituzionale, tra cui la Commissione congiunta per la protezione del mare Adriatico e della sua area costiera costituita dall’Accordo sulla cooperazione per la salvaguardia dagli inquinamenti delle acque del mare Adriatico e delle zone costiere (1974) quale piattaforma per la cooperazione sull’attuazione degli obblighi della Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino e altre priorità ambientali individuate nella regione adriatica;
- continuare la stretta collaborazione sui lavori nazionali nell’ambito del processo di impegno dell’UE per la designazione delle aree protette, ivi compreso, se necessario, l’approccio congiunto sulle misure di conservazione (ad esempio le aree da designare nelle zone economiche esclusive) quale contributo agli obiettivi della Strategia dell’UE per la biodiversità 2030, nonché la cooperazione su attività congiunte per l’attuazione di misure di conservazione e attività di monitoraggio delle specie marine, ivi compresa la prevenzione dell’introduzione e della diffusione di specie esotiche invasive;
- migliorare il processo decisionale sulla gestione delle acque di zavorra ed istituire un sistema di allerta precoce nei porti adriatici e di monitoraggio dell’ecosistema portuale, tenendo conto anche delle procedure regionali armonizzate per l’attuazione uniforme della Convenzione sulla gestione delle acque di zavorra nel Mar Mediterraneo, adottate dalle Parti contraenti della Convenzione di Barcellona nell’ultima COP del dicembre 2023 in Slovenia (COP 23);
- proseguire gli sforzi per stabilire un’ulteriore collaborazione a livello sub-regionale nel campo della preparazione e della risposta a potenziali incidenti di inquinamento marino, tenendo conto dell’attuale finalizzazione del “Piano di emergenza per l’inquinamento marino dell’Adriatico”, elaborato con il coordinamento ed il sostegno del REMPEC (UNEP MAP). In questo ambito, il sostegno fornito dalle relative attività della Strategia dell’UE per la Regione Adriatica e Ionica (EUSAIR) sarà ben accetto.
Affari interni
- In seguito alla collaborazione nell’ambito del Comitato strategico congiunto per la sicurezza, in cui sono state individuate sfide comuni in materia di sicurezza, continuare a rafforzare la cooperazione strategica e operativa, al fine di garantire una lotta più efficace alla criminalità transfrontaliera, in particolare nel settore dell’immigrazione illegale e dei reati di traffico di migranti;
- condividere posizioni e attività nell’attuazione del nuovo Patto sull’immigrazione e l’asilo e nell’attuazione delle priorità definite nell’ambito della Strategia dell’Unione per la sicurezza, nonché posizioni relative alle nuove proposte legislative della Commissione europea;
- in considerazione delle sfide globali alla sicurezza e delle priorità politiche definite a livello di UE, ivi compresa l’Alleanza dei porti europei, di recente istituzione, essendo due Paesi vicini e marittimi, intraprendere un’azione congiunta e coordinata nella lotta al traffico illegale di droga e al contrabbando di sostanze stupefacenti via mare, e scambiare informazioni con l’obiettivo di proteggere i porti adriatici dalla criminalità organizzata;
- continuare ad adoperarsi per la conclusione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Croazia sulla cooperazione di polizia, che sarebbe in linea con l’acquis comunitario esistente e definire, tra l’altro, i punti di contatto nazionali per il coordinamento delle attività operative;
- tenendo conto dei quadri strategici pertinenti dell’UE, rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni per quanto riguarda la salvaguardia della sicurezza pubblica, con particolare attenzione alla prevenzione e alla lotta contro il terrorismo, la criminalità informatica e altri tipi di minacce derivanti dal deterioramento della situazione della sicurezza mondiale;
- considerando le specificità dei sistemi di protezione civile di entrambi i Paesi, nonché dei Ministeri dell’Interno, rafforzare la cooperazione per tutelare i nostri cittadini in situazioni di emergenza e di disastri naturali o provocati dall’uomo.
Ricerca e istruzione
- Rafforzare ulteriormente la cooperazione bilaterale nei settori della ricerca e dell’istruzione superiore;
- convenire di far progredire la cooperazione nell’ambito del Programma Erasmus+, incentivando accordi tra i rispettivi istituti di istruzione, tenendo conto della loro indipendenza accademica, al fine di aumentare la mobilità a tutti i livelli;
- consolidare programmi comuni di formazione e mobilità per scienziati, ricercatori, professori e studenti;
- rafforzare la cooperazione tramite studi e attività congiunte di alleanze di università europee;
- incentivare, sulla base dei principi di reciprocità, lo sviluppo e il miglioramento del livello di insegnamento della lingua e della letteratura croata negli istituti di istruzione superiore in Italia e della lingua e della letteratura italiana negli istituti di istruzione superiore in Croazia;
- tenendo conto dell’Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica firmato il 29 ottobre 1999 a Roma, rinnovare il Protocollo esecutivo bilaterale di cooperazione scientifica e tecnologica, scaduto nel 2015, non appena saranno disponibili le necessarie risorse finanziarie;
- discutere della possibilità di definire un Memorandum d’intesa (MoU) tra i Ministeri competenti italiano e croato, incentrato su aree prioritarie comuni di ricerca e istruzione superiore;
- continuare a incentivare la cooperazione tra le istituzioni scientifiche dei due Paesi nei settori della cosiddetta blue economy, delle energie rinnovabili, della comunicazione quantistica e delle infrastrutture di ricerca;
- concordare, quale ulteriore mezzo per rafforzare la cooperazione bilaterale in materia di R&S nel campo scientifico, di incentivare i rispettivi scienziati a collaborare nella realizzazione di progetti congiunti per il programma di ricerca e innovazione dell’UE Horizon Europe.
Trasporti e infrastrutture
- Rafforzare la dimensione marittima della collaborazione bilaterale, con particolare riguardo allo sviluppo dei porti di entrambi i Paesi tramite l’implementazione di una rete efficiente e sostenibile e la promozione dello sviluppo del trasporto marittimo a corto raggio, anche nel quadro del futuro nuovo concetto di spazio marittimo europeo e con l’auspicabile ausilio di progetti cofinanziati, nonché rafforzare i collegamenti tra i due Paesi tramite il trasporto marittimo di linea;
- rafforzare la cooperazione nel campo della sicurezza marittima e della protezione dell’ambiente marino nell’ambito della Rete transnazionale permanente per la sicurezza marittima istituita dal Memorandum di cooperazione delle amministrazioni marittime della regione adriatico-ionica nel 2023, in linea con gli obiettivi della Strategia e del Piano d’azione per l’aumento del livello di sicurezza marittima nella regione adriatico-ionica 2023-2027, come previsto dal progetto EUREKA (approccio congiunto adriatico-ionico per lo sviluppo e l’armonizzazione delle procedure e dei regolamenti nel campo della sicurezza della navigazione);
- proseguire gli sforzi congiunti per modificare la Risoluzione dell’Organizzazione marittima internazionale sul sistema di segnalazione obbligatoria delle navi nell’Adriatico (ADRIREP), in collaborazione con la Commissione europea, l’Agenzia europea per la sicurezza marittima e le amministrazioni marittime della regione adriatico-ionica;
- continuare a promuovere e condurre esercitazioni periodiche di ricerca e soccorso in mare, in collaborazione con le amministrazioni marittime della regione adriatico-ionica;
- sostenere l’iniziativa del Corridoio adriatico-ionico, anche nel quadro della Strategia EUSAIR, promuovendo il collegamento da Trieste (IT) a Kalamata (GR) nella prossima revisione della TEN-T tramite gli studi in corso e quelli programmati.
Telecomunicazioni
Considerando l’importanza sociale, culturale ed economica dei media elettronici, in particolare delle trasmissioni radiofoniche e televisive terrestri, e l’impatto negativo delle interferenze dannose che si si registrano da diversi decenni sulla costa adriatica,
riconoscendo gli ottimi risultati conseguiti dal 2022 nella risoluzione della problematica delle interferenze televisive dannose italiane, anche grazie alla costruttiva collaborazione nell’ambito della procedura di buoni uffici del Gruppo per la politica in materia di spettro radio (RSPG), l’Italia e la Croazia si impegnano a:
- affrontare e risolvere, in uno spirito di collaborazione reciproca, le interferenze dannose italiane di lunga data alle stazioni FM croate lungo la costa croata, in conformità con i regolamenti e gli accordi internazionali esistenti e con il diritto dell’UE, in particolare l’articolo 45 della Direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (EECC);
- proseguire la buona collaborazione per finalizzare l’accordo sull’utilizzo della banda III VHF nella regione adriatica e ionica, al fine di risolvere i restanti casi di interferenze dannose italiane della diffusione audio digitale (DAB) e garantire il futuro funzionamento senza interferenze della piattaforma DAB;
- continuare a partecipare in modo costruttivo alla positiva attuazione della procedura di buoni uffici del Gruppo per la politica in materia di spettro radio (RSPG), in conformità con il regolamento interno dello stesso e con il summenzionato EECC, quale mezzo privilegiato per risolvere le interferenze transfrontaliere dannose.
In vista della prossima riunione del Comitato di coordinamento dei Ministri che si terrà in Italia, le due parti effettueranno una revisione periodica delle attività sopra concordate tramite i punti focali dei Ministeri competenti. I due Ministeri degli Affari Esteri coordineranno una valutazione dei risultati conseguiti su base periodica.
Zagabria, 27 febbraio 2024
Il Capo della delegazione italiana:
Antonio Tajani
Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale
Il Capo della delegazione croata:
Gordan Grlić Radman
Ministro degli Affari esteri ed europei