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INIZIO TESTO
Noi, i Ministri degli Affari Esteri di Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea e Regno Unito, nonché l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea e il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America affermiamo che la recente designazione di sanzioni da parte di ciascuno dei nostri governi rappresenta uno sforzo coordinato per responsabilizzare la Repubblica Democratica Popolare di Corea (RPDC) e la Russia e per imporre costi ai soggetti e alle entità coinvolti nel trasferimento illegale dalla RPDC alla Russia di armi destinate ad essere utilizzate per attaccare l’Ucraina.
I nostri governi si oppongono fermamente ai continui trasferimenti di armi utilizzate dalla Russia per colpire le infrastrutture critiche dell’Ucraina, prolungando le sofferenze del popolo ucraino. Siamo gravemente preoccupati per l’intensificarsi della cooperazione tra la Repubblica Democratica Popolare di Corea e la Russia, in flagrante violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e condanniamo il veto posto dalla Russia alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che avrebbe esteso il mandato del gruppo di esperti del Comitato 1718 delle Nazioni Unite. Con tale veto, la Russia ha cercato di negare a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite le informazioni e le indicazioni oggettive e indipendenti di cui hanno bisogno per attuare le risoluzioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza relative alla RPDC, che rimangono tutte in vigore. Chiediamo alla RPDC e alla Russia di cessare i trasferimenti illegali di armi e sollecitiamo la RPDC a compiere passi concreti verso l’abbandono totale, comprovabile e irreversibile di tutte le armi nucleari, dei missili balistici e dei relativi programmi. Esortiamo la Repubblica Democratica Popolare di Corea a rispondere alle numerose e genuine offerte di tornare alla diplomazia, l’unica strada per una pace duratura nella penisola coreana.
FINE TESTO