“Riconoscere e combattere la distorsione della Shoah” è il titolo di Linee guida per chi riveste responsabilità politiche messe a punto dall’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), recentemente tradotte in italiano a cura degli esperti della Delegazione italiana presso la stessa IHRA (aprile 2021). Il documento, frutto di una task force di esperti internazionali, fra i quali alcuni rappresentanti italiani, è stato adottato dall’IHRA nel 2020 sotto la Presidenza di turno tedesca e destinato in particolare a coloro che hanno la responsabilità di determinare decisioni ed orientamenti politici.
La versione italiana delle Raccomandazioni ha, come prefazione, un intervento del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che sottolinea: “la distorsione della tristemente nota vicenda storica della Shoah, apparentemente meno grave rispetto al puro negazionismo, rischia, se non adeguatamente contrastata, di alimentare diverse forme di antisemitismo, uno dei principali fattori che minano una società democratica”. “Se la Scuola e l’Università sono i luoghi preposti per definizione a formare coscienza e a costruire conoscenza – afferma fra l’altro il ministro – il tema dell’antisemitismo e gli ammonimenti che la Shoah ci esorta a non dimenticare debbono coinvolgere la società civile nel suo insieme, le istituzioni tutte, i Corpi dello Stato affinché vigilino e sappiano reagire di fronte ad ogni manifestazione di ignoranza, banalizzazione, minimizzazione di un vero e proprio crimine”.
L’IHRA è nata nel 1998 su impulso del Primo Ministro svedese Göran Persson, inizialmente come “Task Force per la cooperazione internazionale sull’istruzione, la memoria e la ricerca sull’Olocausto”, trasformata nel 2000 (con la “Dichiarazione di Stoccolma”) in organismo intergovernativo con medesimo mandato. L’Italia vi partecipa dal 1999 con una delegazione nazionale nominata con decreto del Ministro dell’Istruzione e tradizionalmente guidata da un diplomatico – al momento è Luigi Maccotta -, di cui fanno parte la Coordinatrice Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, Milena Santerini, e, fra l’altro, rappresentanti dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e un rappresentante del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La presidenza dell’organismo è attualmente e fino a marzo 2022 detenuta dalla Grecia; seguiranno la Svezia (2022), la Croazia (2023). L’Italia ha assunto la Presidenza nel 2018.