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Bratislava, inaugurata la mostra di Aldo Rossi

E’ stata aperta il 24 giugno, al Museo Nazionale Slovacco di Bratislava, la mostra “Aldo Rossi – Disegni e progetti”. L’iniziativa inserita nel quadro della 14esima edizione del festival italiano in Slovacchia “Dolce Vitaj” è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bratislava, dall’Ambasciata d’Italia e dalla Fondazione Aldo Rossi di Milano, con la collaborazione del Museo Alessi di Omegna e del Museo Nazionale.

 

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La mostra che si tiene in occasione del 90° anniversario della nascita dell’architetto e designer Aldo Rossi è stata aperta alla presenza dell’Ambasciatrice d’Italia Catherine Flumiani, del Direttore del Museo Nazionale Branislav Panis, e dalla curatrice della Fondazione Aldo Rossi Chiara Spangaro.

L’esposizione, che si svolge sotto il patrocinio del Sindaco della Città di Bratislava, Matuš Vallo, presenta il lavoro di Aldo Rossi, attraverso i suoi disegni e progetti. Rossi fu il primo italiano a vincere, nel 1990, il prestigioso Premio Pritzker, seguito otto anni dopo da Renzo Piano. Vengono proposti in particolare i progetti degli anni Ottanta e Novanta: due decenni molto prolifici che segnano definitivamente la sua consacrazione internazionale.

Tra i materiali esposti che hanno suscitato il grande interesse del pubblico, ci sono anche le riproduzioni in grande scala delle caffettiere “La cupola” e “La conica”, provenienti dal Museo Alessi di Omegna, tuttora in produzione e molto apprezzate dagli amanti del caffè e del design italiano.

 

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Tra i progetti in mostra ci sono l’ampliamento della scuola De Amicis di Broni (1970), un’unità residenziale del quartiere Gallaratese di Milano (1968-1973), il Cimitero di San Cataldo di Modena (1971-1978), la Scuola elementare di Fagnano Olona (1972-1976), gli edifici pubblici di Fontivegge-Perugia (1982-1989), la ristrutturazione del Teatro Carlo Felice di Genova (1983-1989) e la ricostruzione del Teatro “La Fenice” di Venezia del 1996.

Ci sono inoltre alcuni progetti che gli hanno dato notorietà anche oltre i confini nazionali, come lavori per Kochstrasse e Friedrichstrasse a Berlino (1981-1988), l’Hotel “Il Palazzo” di Fukuoka (1987-1989) e a Maastricht per il Bonnefanten Museum (1990-1994).

Sono altresì esposti disegni frutto della fantasia dell’architetto ed artista che raffigurano periferie, paesaggi di campagna e composizioni metafisiche influenzate da Giorgio De Chirico e Mario Sironi, degli schizzi preparatori per le caffettiere di Alessi e delle colorate ed estive cabine dell’Elba, disegnate durante la realizzazione dell’armadio “Cabina” per Bruno Longoni Atelier d’Arredamento.

 

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E’ disponibile un catalogo bilingue della mostra.

La mostra, che segue quella su Aldo Rossi aperta al MAXXI di Roma lo scorso anno, rimarrà aperta al pubblico fino al 5 dicembre 2021.