E’ il fotografo Paolo Pellegrin l’ospite d’onore della manifestazione Athens Photo World che si apre il 5 agosto presso la Biblioteca Nazionale di Grecia, grazie all’impegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene.
La mostra “As I was Dying” si basa sull’omonimo libro di Paolo Pellegrin, pubblicato in Francia nel 2007 ma comprendente opere successive, fino al 2011. Lo sguardo suggestivo del fotografo conduce lo spettatore dietro le quinte del dramma umano della storia contemporanea. Dal lontano Giappone, dall’Indonesia e dall’Afghanistan, fino alla più vicina Albania e al dramma del Kosovo, Pellegrin cattura attimi di sofferenza, lotta e tenacia. Egitto, Tunisia, Libia, Etiopia, Liberia, Sudan, Angola, Haiti, Kosovo, Cuba, Palestina, Libano, Irak, Vaticano, Francia, donne, uomini e luoghi differenti scorrono nel quadro in bianco e nero di Pellegrin agitando le nostre coscienze con la consapevolezza che il dolore e la persecuzione non hanno fine ma non hanno neanche colore.
Luce, buio, corpi e sguardi sono i protagonisti delle immagini di Pellegrin mediante numerose, inedite composizioni, e con una tensione che trapassa le immagini bidimensionali e quasi «grida» allo spettatore esigendone l’attenzione e il pensiero. Nato a Roma nel 1964, Pellegrin ha studiato Architettura presso l’Università La Sapienza e, in seguito, Fotografia presso l’Istituto Italiano di Fotografia. Con il suo lavoro ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui undici World Press Photo e numerosi premi POY (Fotografo dell’anno), la Medaglia di eccellenza di Leica, un premio Olivier Rebbot, il premio Hansel-Meith, il Dr Enrich Salomon e il Premio d’oro Robert Capa. Nel 2006 ha ricevuto il premio per la Fotografia umanistica W. Eugene Smith. Nel corso della sua trentennale carriera si è interessato a questioni inerenti la situazione umana, dalle guerre fino agli effetti del cambiamento climatico globale, cercando di essere un testimone oculare della nostra epoca. La mostra rimarrà aperta fino al 31 agosto.