Una mostra dell’artista Chiara Montenero, “Ouatann.Omaggio a Azza Filali”, è stata inaugurata lo scorso primo ottobre alla galleria dell’Espace Art Sadika di Tunisi Gammarth. Un evento, il primo in presenza, realizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi fuori dalla propria sede, in cui ha partecipato anche la scrittrice tunisina Azza Filali.Presente al vernissage l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, Lorenzo Fanara, che, salutando con favore la ripresa delle attività culturali in presenza, ha sottolineato la centralità del Mediterraneo, protagonista sia del romanzo di Filali che delle opere di Montenero, ponendo l’attenzione anche sulla salvaguardia ambientale al centro dell’agenda del G20, che quest’anno l’Italia presiede.
Nell’iniziativa culturale si incontrano non solo due donne dalla personalità eclettica ma anche arte e letteratura, in un rinvio di suggestioni particolarmente interessanti. Chiara Montenero, scrittrice e poetessa lei stessa, ha infatti tratto ispirazione per le sue opere dalla lettura del romanzo “Ouatann. Ombre sul mare” di Azza Filali, una delle scrittrici tunisine più talentuose del Maghreb ed anche un’affermata professionista nell’ambito della medicina.
Intraducibile in ogni altra lingua il termine ‘Ouatann’, esprime il concetto di patria, ma anche dei suoi valori e delle sue tradizioni. Rivela, in una parola, una nazione intera, la Tunisia e il suo mare. Quello stesso mare tanto caro a Montenero, un elemento che ritorna spesso nelle sue opere, divenuto ancor più presente dopo il suo trasferimento ad Hammamet. Le storie dei personaggi del libro di Filali costituiscono il presupposto da cui trarre ispirazione. Montenero cattura frasi del libro, le assembla e le assegna dentro uno spazio dove regnano in ordine o in disordine, in un’esperienza unica e irripetibile, dove non esiste né la supremazia della parola, né quella della tela.L’esposizione, curata da Irene Niosi ed aperta fino al 30 ottobre 2021, mette in evidenza il percorso artistico di Montenero, approdata alle arti visive con una tecnica originale divenuta subito sua riconoscibile cifra stilistica e in cui è sempre presente il dialogo tra le sue due anime, la pittura e la letteratura.