L’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv ospiterà il prossimo 8 dicembre (ore 17.00 in Italia) un incontro, “L’Italia è la mia seconda casa”, con lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua in occasione della pubblicazione in Italia del suo ultimo romanzo “La figlia unica”. Incontro che vedrà presente l’Ambasciatore d’Italia in Israele Sergio Barbanti.
L’evento verrà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Istituto.
“La figlia unica” è il primo romanzo di Yehoshua ad essere ambientato in Italia, paese con cui lo scrittore ha un rapporto speciale, tanto da definirsi “cittadino onorario”. Ed è, in ordine cronologico, il suo tredicesimo romanzo: uscito in Israele in primavera, è stato recentemente pubblicato in Italia da Einaudi in una versione modificata dall’autore stesso, con la traduzione di Alessandra Shomroni.
Identità e famiglia, cultura e tradizione sono al centro del racconto che vede protagonista Rachele Luzzato, una ragazzina dodicenne, curiosa e intelligente, figlia unica di una facoltosa famiglia ebraica, che vive a metà tra due culture: quella cattolica della madre e quella ebraica del padre. Rachele frequenta la scuola media in una città del Nord Italia e in occasione delle feste di Natale viene scelta per interpretare Maria nella recita scolastica. Da qui, inizierà un viaggio alla scoperta delle sue radici e della sua identità.
Il legame fra Yehoshua e l’Italia nasce dal suo incontro con l’autore italiano Edmondo De Amicis e la lettura del libro “Cuore”, che gli fece capire di voler diventare uno scrittore. “Cuore” ritorna persino ne “La figlia unica”, nell’affrontare il tema dell’amore filiale attraverso due racconti di De Amicis, “Il piccolo scrivano fiorentino” e “L’infermiere di Tata”, nei quali il figlio cerca di salvare il padre.
Abraham B. Yehoshua, scrittore e drammaturgo israeliano tra i più importanti del suo tempo, nasce a Gerusalemme nel 1936 da una famiglia d’origine sefardita. Il padre Yaakov Yehoshua è uno storico. Ha insegnato nelle Università statunitensi Harvard di Chicago e Princeton e Letteratura comparata presso l’Università di Haifa. Durante la sua permanenza a Parigi ricopre anche il ruolo di Segretario Generale dell’Unione Mondiale degli Studenti Ebrei. Il suo primo libro è una raccolta di racconti, Mot Hazaken (La morte del vecchio, 1962). Le sue opere sono state tradotte in ventidue lingue. In Italia, tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati da Einaudi; fra questi, “L’amante” (1977), “Un divorzio tardivo” (1982), “Viaggio alla fine del millennio” (1997), “La sposa liberata” (2002). Nel 2005 è uscita la raccolta di racconti” L’ultimo comandante”.