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Georgia, prosegue missione archeologica italiana a Dmanisi

Missione archeologica a Dmanisi
Missione archeologica a Dmanisi

Proseguono in Georgia, anche quest’anno, nell’ambito delle missioni archeologiche italiane finanziate dal MAECI, le ricerche relative al sito preistorico di Dmanisi. Lo rende noto l’Ambasciata d’Italia a Tbilisi, spiegando che le ricerche sono condotte da un gruppo internazionale e multidisciplinare, coordinato dal Museo Nazionale della Georgia di Tbilisi con la partecipazione del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.

Gli scavi di Dmanisi, con reperti di circa 1,8 milioni di anni fa, hanno restituito le evidenze più antiche della presenza di ominidi fuori dal continente africano. Nel contesto di queste scoperte, il gruppo di ricerca italiano è impegnato a studiare in particolare la ricca fauna fossile associata ai resti umani, così da ricostruire, con la maggiore precisione possibile, l’ambiente e l’ecosistema di cui facevano parte questi nostri antichi antenati.

Le ricerche di quest’anno si sono concentrate sullo studio delle collezioni museali relative agli scavi effettuati negli ultimi anni. In particolare, è proseguita la digitalizzazione dei resti fossili grazie all’utilizzo di scanner 3D in luce strutturata, una tecnica che consente l’acquisizione tridimensionale di tutti i dati relativi ai reperti e di proseguire poi gli approfondimenti di studio, nonché la diffusione al grande pubblico, grazie all’altissima definizione con la quale i fossili acquisiti possono essere resi accessibili in realtà virtuale.

La componente italiana al progetto, oltre a contribuire al raggiungimento di risultati scientifici riconosciuti dalla comunità internazionale, continua anche nell’impegno per la formazione del personale locale.