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Italia-Libia Forum economico alla Farnesina con Terzi e Al-Mgarief

Sostenere la transizione in Libia e valorizzare gli stretti rapporti economici bilaterali. In quest’ottica si inquadra il forum economico Italia-Libia in programma alle 16.30 alla Farnesina che sarà co-presieduto dal Ministro Giulio Terzi e dal Capo dello Stato e Presidente dell’Assemblea Generale Nazionale della Libia, Mohammed Al-Mgarief, in visita a Roma anche per incontrare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente della Camera Gianfranco Fini ed il Presidente del Consiglio Mario Monti.


All’incontro parteciperanno i rappresentanti degli enti per l’internazionalizzazione del sistema produttivo, delle associazioni imprenditoriali, degli istituti di credito, e di decine di imprese italiane di grandi e medie dimensioni. L’appuntamento odierno si propone di proseguire l’azione volta a favorire e moltiplicare i contatti tra gli imprenditori dei due Paesi. La conoscenza reciproca, infatti, è fondamentale per il consolidamento e rafforzamento della presenza economica italiana nel Paese.


Nascita del business forum



Il primo Business Forum con la nuova Libia si è svolto il 29 novembre scorso a Milano. Dedicato alle opportunità di collaborazioni industriali e commerciali in Libia, ha costituito la naturale prosecuzione della missione a Tripoli del 6 novembre scorso del ministro Giulio Terzi – la prima di un ministro degli Esteri dopo la formazione del nuovo governo libico – e di una delegazione di imprenditori italiani.


Rapporti economici Italia-Libia



Con un interscambio pari a 4,585 miliardi di euro nel 2011, l’Italia è il primo partner commerciale della Libia. I principali settori del nostro export sono: prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, macchinari per la lavorazione dei metalli e utensili, apparecchiature elettriche, alimenti lavorati e conservati, macchinari per impieghi speciali. L’import è prevalentemente legato al settore petrolifero. Gli investimenti italiani sono prevalentemente concentrati nei settori chiave delle infrastrutture e dei trasporti. Vi è un forte interesse del sistema imprenditoriale italiano a partecipare alla riattivazione e diversificazione dell’economia e alla ricostruzione.


Iniziative italiane a sostegno della transizione



Con un primo contributo complessivo di oltre 10 milioni di euro, la Cooperazione italiana ha predisposto ed avviato un articolato programma di interventi, che vanno oltre il settore emergenza e che mirano a sostenere le istituzioni e la popolazione libica. Superata la fase dell’emergenza umanitaria, l’offerta italiana si focalizza sul settore del sostegno istituzionale, soprattutto nel campo della sicurezza e del controllo delle frontiere. Tale sostegno si concretizza in: corsi formativi in Italia e Libia; mezzi per il pattugliamento terrestre; progetti di capacity building in favore delle autorità doganali e dei controllori di volo; progetto di assistenza nel settore dell’accoglienza dei migranti; programmi di sostegno psicologico a favore dei minori colpiti dai traumi della guerra; ricovero presso strutture ospedaliere italiane di complessivi 1.500 feriti libici.


Rapporti bilaterali



I rapporti bilaterali e l’assistenza dell’Italia al processo di stabilizzazione democratica in Libia si inquadrano nella cornice della Dichiarazione di Tripoli, firmata dal presidente Monti e dal primo ministro Al Kiib il 21 gennaio 2012. L’Italia è l’unico Paese che abbia concluso con la nuova Libia intese di ampia portata di carattere sia politico che operativo.

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