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“Novità e futuro: il mondo della cooperazione”

 

“Aiutiamoci  insieme , perché ogni progetto di sviluppo  è anche  co-sviluppo  in cui entrambe le parti crescono e hanno opportunità di migliorare”. E’ questo il messaggio della Conferenza nazionale della cooperazione , ‘Novità e futuro: il mondo della cooperazione italiana’, in corso da ieri all’Auditorium di Roma, nella sintesi che ne ha fatto il ministro degli esteri Angelino Alfano.  Due giorni di incontri ad alto livello, tavole rotonde, dibattiti e approfondimenti e 3000 partecipanti, per fare il punto sul settore, a quattro anni dall’approvazione della legge di riforma, e presentarlo al mondo della comunicazione, all’opinione pubblica e soprattutto ai giovani. Organizzata dalla Farnesina e dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, la conferenza mette a confronto le istituzioni, le Ong, il settore privato, il mondo accademico con uno scopo: mostrare come questo settore possa offrire opportunità occupazionali interessanti e presentare un’esperienza importante per la costruzione di “una cittadinanza globale”.

L’Africa è un continente “in  cammino verso lo sviluppo” e l’Italia “ha dato sostanza a  questa speranza” ha detto Alfano nel suo intervento ricordando che l’Italia ha raddoppiato gli investimenti nella cooperazione allo sviluppo. “L’Africa è nel nostro cuore, ce lo dice la  nostra storia e la nostra geografia”, ha aggiunto rivendicando quanto l’Italia ha fatto nella gestione dei migranti, coniugando, ha detto “solidarietà e sicurezza. E il presidente del Centrafrica Faustin Archange Touadera ha ringraziato l’Italia per il sostegno al processo di pace nel suo paese invitando gli imprenditori ad andare ad investire nel suo paese, ricco di risorse  minerarie e forestali.

Per i ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda”oggi la priorità dell’Europa è di fare uscire l’Africa dal sottosviluppo facendola approdare allo sviluppo”.  Per favorirlo, ha aggiunto Calenda, l’Ue dovrebbe ”ridurre i sostegni all’agricoltura e ridurre il protezionismo, favorendo l’arrivo in Europa di prodotti dall’Africa”. Il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha spostato lo sguardo sulla sostenibilità affermando che “per quanto riguarda l’ambiente il benessere non lo puoi difendere, lo devi condividere, perché o si vince tutti insieme o si perde tutti insieme”.  “La cooperazione internazionale deve essere un investimento per lo sviluppo di tutti”, ha detto ancora. 

Licia Mattioli, vicepresidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione ha sottolineato che l’approvazione della legge del 2014, “ha dato un riconoscimento importante alle imprese come soggetti attivi della cooperazione”. “Le imprese possono contribuire a generare crescita economica, occupazione e benessere in realtà che, senza l’indispensabile sostegno delle istituzioni, sono assai più difficilmente accessibili”.

Oggi in chiusura della Conferenza  l’intervento del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. 

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