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ONU – Formazione per protezione dei bambini nei conflitti armati finanziata dall’Italia

La Rappresentanza italiana all’Onu a Ginevra ha ospitato un evento per presentare i risultati del progetto del Dipartimento delle Nazioni Unite per le Operazioni di Peacekeeping (DPKO), finalizzato alla creazione di un modulo di formazione del personale civile e militare delle missioni di peacekeeping alla protezione dei bambini coinvolti nei conflitti armati.


La prima fase dell’iniziativa – lanciata lo scorso anno grazie al sostegno finanziario dell’Italia – si e’ recentemente conclusa con lo svolgimento di un seminario di esperti presso la Base Logistica delle Nazioni Unite di Brindisi. Grazie anche all’azione italiana di sensibilizzazione, Austria, Canada e Germania hanno deciso di finanziare le restanti tappe dell’iniziativa, a conferma del suo valore.



Aggiornare e a razionalizzare i diversi programmi di formazione esistenti

L’Ambasciatore Laura Mirachian ha sottolineato come l’iniziativa del DPKO sia centrata su due temi prioritari della nostra politica estera: il sostegno alle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite e la protezione dei bambini in situazioni di conflitto armato. Ricordando come i peacekeepers si trovino sempre piu’ spesso impegnati in conflitti caratterizzati dal coinvolgimento di minori, Mirachian ha evidenziato il carattere strategico del progetto, che mira ad aggiornare e a razionalizzare i diversi programmi di formazione esistenti e a mettere a disposizione uno strumento flessibile e fruibile in tempi rapidi. Per quanto riguarda le prossime tappe dell’iniziativa, il DPKO ha delineato tre linee di azione: mettere a punto, sulla base degli esiti di Brindisi, un modulo di formazione uniforme e aggiornato; assicurarsi che esso sia accompagnato da chiare linee guida per promuoverne l’attuazione (da ricerche e’ infatti emerso che solo il 60% delle missioni ONU utilizza corsi di formazione su protezione dei bambini); sviluppare forme di collaborazione con centri di formazione di peacekeeping e Stati membri per sperimentare e applicare il modulo di formazione.

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