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‘Amici della Siria’ – Conferenza di Parigi – Dassù: “Tentare nuova risoluzione Onu per transizione”

La comunità internazionale cerca nuove soluzioni per la crisi siriana. Oggi a Parigi si tiene la conferenza del gruppo degli ‘Amici della Siria’, alla presenza di oltre cento delegazioni, tra Paesi occidentali e arabi. Per l’Italia è presente il Sottosegretario Marta Dassù. ”Il tentativo – ha spiegato – è di andare di nuovo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu per una nuova risoluzione sull’art 41 del capitolo VII, che non prevede l’uso della forza ma potrebbe imporre nuovi strumenti per una transizione, un accordo politico che è stato discusso a Ginevra e che non si riesce ad imporre”.


Cinque impegni


Aprendo i lavori, il Presidente francese Francois Hollande ha chiesto di assumere cinque impegni, tra cui ”il rifiuto di ogni impunità per i crimini”, ”l’applicazione reale ed effettiva” delle sanzioni economiche e finanziarie, ”il rafforzamento del sostegno all’opposizione”, con ”la fornitura di mezzi di comunicazione”.


Il capo del Consiglio Nazionale dell’opposizione (Cns) siriana, Abdel Basset Sayda, ha chiesto la creazione di una no fly zone e di corridoi umanitari nel paese. ”Bisogna prendere tutte le misure per stabilire una zona di esclusione aerea e dei corridoi umanitari”, ha detto rivolgendosi ai partecipanti alla conferenza.


Alla riunione non partecipano Russia e Cina. ”La divisione resta sempre la stessa, tra americani da una parte, gli europei, i russi dall’altra parte, cioé la sorte di Assad”, ha sottolineato il Sottosegretario Dassù, aggiungendo tuttavia che ”la logica degli ‘Amici della Siria’ è quella di riuscire a costruire – ma è molto difficile anche questo – un’opposizione credibile e inclusiva, che rispetti i diritti delle minoranze e che possa di fatto preparare anche una transizione politica”.

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