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Italia-Turchia: incontro Terzi-Davutoglu – Siria: sostegno alla nuova alleanza delle opposizioni

La crisi siriana è stata tra gli argomenti principali del colloquio tra il ministro Giulio Terzi ed il collega turco Ahmet Davutoglu svoltosi lunedi’ 12 novembre a Villa Madama. I due ministri hanno manifestato il proprio sostegno alla nuova alleanza delle opposizioni che si è costituita a Doha. Terzi si è congratulato personalmente con il presidente della nuova “Alleanza”, Moaz Al Khateeb, e con il vice presidente Riad Seif, sottolineando che si tratta di un “significativo passo avanti verso una soluzione politica della crisi siriana”.


Individuati 20 milioni di euro per profughi


L’Italia invece non sosterrà militarmente le opposizioni, ha precisato Terzi da Villa Madama, rispondendo alla domanda se dopo l’accordo tra le opposizioni siriane l’Italia è disponibile a fornire armi come chiedono i ribelli. “La posizione del governo italiano – ha spiegato – è inalterata: non riteniamo di intervenire in alcun modo sul piano militare a titolo nazionale, e non vediamo le condizioni per un intervento internazionale a titolo collettivo, perché non c’è il consenso del consiglio di Sicurezza Onu”. Sul fronte umanitario, Terzi ha reso noto che l’Italia “ha individuato 20 milioni di euro come fondi necessari nei prossimi mesi per aiutare i rifugiati siriani in Turchia, Giordania e Libano, ma anche per la popolazione all’interno del Paese”.


Da parte turca Davutoglu ha affermato che dopo la nascita della nuova Coalizione delle opposizioni siriane “abbiamo una controparte, la comunità internazionale non ha più scuse”. “Noi riconosciamo questa struttura, anche il resto del mondo deve dialogare”, ha aggiunto, sottolineando che davanti a un “regime così violento, il Consiglio di sicurezza è inerte”.


L’incontro Terzi-Davutoglu è servito anche a fare il punto sulle ottime relazioni bilaterali e si inserisce in una frequenza dei contatti tra i due Paesi e segue di pochi mesi il secondo vertice intergovernativo a Roma, nel maggio scorso, dove tra l’altro sono stati firmati numerosi accordi su temi come la sicurezza sociale, la lotta alla criminalità e la protezione ambientale. Terzi ha ricordato gli eccellenti rapporti commerciali con un interscambio che nel 2011 è aumentato del 28% e che nell’anno in corso si mantiene intorno ai 20 miliardi di dollari.


“L’Italia è l’avvocato della Turchia in tutto il sistema dell’Ue”


“L’Italia è l’avvocato della Turchia in tutto il sistema dell’Ue”, ha spiegato Davutoglu, ringraziando Terzi in particolare per il sostegno alla liberalizzazione dei visti. “Ogni singolo passo è un nuovo respiro per la Turchia nel cammino verso l’Europa”, ha aggiunto. Terzi da parte sua ha assicurato che l’Italia “continuerà a muoversi a Bruxelles e nelle altre capitali interessate” per arrivare alla liberalizzazione dei visti dei cittadini, “un processo che ha tardato sin troppo”.


Foro di dialogo italo-turco


Terzi e Davutoglu si sono poi trasferiti all’hotel St.Regis per co-presiedere il foro di dialogo italo-turco, organizzato da Unicredit e dal centro di studi strategici del ministero degli Esteri turco, che vede la partecipazione di rappresentanti della società civile dei due paesi (politica, economia, finanza, mondo accademico).

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