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Terzi: puntare sulla microfinanza contro la fragilità sociale

La microfinanza è uno strumento per “arginare l’inattività e la fragilità sociale, che è essenziale per salvaguardare la qualità delle democrazie” per evitare che “il disagio materiale possa favorire derive populiste e regressioni della cittadinanza”. Così il ministro Giulio Terzi ha evidenziato il ruolo anti-crisi di microcredito e microfinanza intervenendo alla seconda edizione del Forum ‘Microfinanza e politiche dell’Unione Europea’, organizzato dall’Ente Nazionale per il Microcredito.


La microfinanza “amplia le opportunità di business”



“Occorre dare risposte concrete alla gente, a chi ha idee e progetti ma non può realizzarli per mancanza di credito, a chi ha perso il posto di lavoro e stenta a ritrovarlo, agli immigrati che rischiano di essere emarginati”, ha spiegato Terzi sottolineando come la microfinanza “ampli le opportunità di business e nel contempo favorisca la partecipazione dei cittadini alla vita economica”. E, inoltre, “può aiutare anche a contenere la spesa pubblica contribuendo a ridurre quei costi di ammortamento sociale, che lievitano in tempi di recessione”.


L’Italia è uno dei tre Paesi Ue che hanno adottato una legge sul microcredito



A livello nazionale, ha poi sottolineato il ministro, “l’Italia è uno dei tre Paesi Ue – con la Francia e la Romania – ad aver adottato una legge sul microcredito” mentre a livello internazionale Farnesina e Ente Nazionale per il Microcredito lavorano “in sinergia” per promuovere la micro finanza “puntando sulla partnership tra pubblico e privato” e guardando anche ai giovani della Primavera araba, dove il microcredito “può svolgere un ruolo di diplomazia preventiva e di sostegno alle fragili transizioni democratiche”, ha concluso Terzi.

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