Rapporti economici bilaterali ma anche diritti umani, dalla difesa delle donne alla moratoria della pena di morte, sono i temi in agenda del viaggio della ministro Emma Bonino in Sierra Leone, arrivata nella capitale Freetown per la seconda fase del suo tour africano, dopo Ghana e Senegal la settimana scorsa, che si concluderà domani in Costa d’Avorio.
Soddisfazione per moratoria pena morte
La Sierra Leone ha compiuto progressi incoraggianti nel processo di democratizzazione dopo il conflitto civile terminato nel 2002. Le elezioni del 2012, giudicate positive dagli osservatori e conclusesi senza incidenti, hanno visto la riconferma alla presidenza di Ernest Bai Koroma. La missione della Bonino nel Paese costituisce l’occasione per esprimere soddisfazione alle autorità per i loro sforzi nell’applicazione della moratoria sulla pena di morte. Il clou della giornata, infatti, è stato la conferenza sul tema organizzata da ‘Nessuno tocchi Caino’, con il supporto finanziario del governo norvegese. Nel suo intervento la ministro ha espresso “fiducia” che “con la leadership del presidente Koroma il processo di riforma costituzionale in atto in Sierra Leone potrà contribuire largamente alla protezione e promozione dei diritti umani nel paese”. “Molti di voi – ha proseguito – sono sostenitori importanti alla corte penale internazionale e in altri tribunali ad hoc, che vogliono promuovere e mettere in atto i più alti standard delle leggi internazionali nella lotta globale contro l’impunità e non prevedono la pena capitale”.
Opportunità di investimento nel settore minerario
La Sierra Leone sta puntando sui settori minerario, agricolo e turistico per il rilancio del’economia. L’Italia, interessata a investire, ha già un rapporto consolidato con Freetown sul fronte della Cooperazione, che ha compiuto significativi interventi soprattutto nei settori sanità e istruzione e nel campo delle infrastrutture, con la costruzione della centrale idroelettrica di Bumbuna. Inoltre nel 2007 è stato firmato l’accordo bilaterale di cancellazione del debito che ha liberato risorse per 40,5 milioni di euro e sono state finanziate le forze di pace impegnate nei Paesi della regione, la missione Unamsil e il programma della Banca mondiale per il disarmo, la smilitarizzazione e la reintegrazione degli ex-combattenti.
Expo 2015: uniti su sviluppo agro-food
“Stiamo già lavorando insieme su molti fronti e uno di questi è l’Expo 2015 dove la Sierra Leone partecipa nello spazio individuale all’interno del cluster tematico del riso”, ha detto la ministro dopo l’incontro con il collega Samura Matthew Wilson Kamara. “Quello dell’agro-food è un settore che vogliamo contribuire a sviluppare, ma ce ne sono altri su cui vogliamo puntare l’attenzione: uno di questi, come mi ha indicato il ministro, è quello dell’istruzione e della Sanità”, ha aggiunto Bonino sottolineando che questa “è la prima fase di una nuova cooperazione”.
Seconda tappa in Costa d’Avorio
Dopo Freetown, la ministro Bonino volerà in Costa d’Avorio, visitata l’ultima volta da un rappresentante di governo italiano nel 2003 con il sottosegretario Alfredo Mantica. Anche la tappa ad Abidjan consentirà di porre le basi per rafforzare le relazioni bilaterali.