L’Europa, dopo la decisione unitaria di misure graduali, in base cioè agli sviluppi sul campo, è entrata nella mediazione perun accordo-compromesso tra il potere ucraino e l’opposizione. Alla stradaintrapresa dall’Europa, con decisione ma anche con molto equilibrio e realismo che gli sviluppi della situazione non potevano non imporre, ha contribuitola posizione dell’Italia.
Maratona negoziale
Nella fase precedente all’inizio della maratona negoziale e prima della riunione straordinaria dei ministri degli esteri Ue,alcune indicazioni , fatte proprie dall’Ue, erano state espresse dalla Ministra Emma Bonino: l’importanza della gradualità dell’azione Ue, e l’ ‘inevitabilità’ che l’Europa mantenga un dialogo con Mosca “magari fermo e duro” ma pur sempre un dialogo, “perché la priorità è evitare che l’Ucraina esploda”
Il sostegno umanitario
Nella posizione dell’Italia anche l’esigenza che sia garantito alla popolazione ucraina un sostegno umanitario nel tradizionale ambito della difesa dei dirittiumani: nell’azione dell’Europa in Ucraina – aveva detto la Ministro Bonino, primadi partecipare alla riunione del Consiglio dei ministri Ue, oltre alle sanzioni “va aggiunto un volano umanitario di sostegno e di accoglimento dei feriti e delle richieste che ci saranno fatte”. Ilsostegno umanitario è tra le misure Ue e la stessa Bonino afferma che “la struttura dell’Ue per gli aiuti umanitari è già in moto per provvedere velocissimamente” a fornire assistenza alla popolazione di Kiev. La Ministra ribadisce inoltre la necessita’ di “cambiare temporaneamente il regolamento sui visti, per poter ricevere feriti o dissidenti o coloro che cercano riparo o protezione altrove”.
20 febbraio 2014
Ucraina: Bonino, da Ue misure contro chi si è macchiato di violenza
Il Consiglio straordinario dei ministri degli Esteri della Ue, riunito giovedì a Bruxelles, ha deciso di emettere un bando, a coloro che in Ucraina si sono macchiati di violenza, sui visti e sugli assetti finanziari”. Lo ha detto la Ministra Emma Bonino lasciando il Consiglio prima della conclusione. La Ministra ha annunciato anche un’apertura di facilitazioni di visti “per i feriti, la società civile e i dissidenti”.
“Tentare un dialogo critico, molto serrato, anche con i russi”
La decisione sulle sanzioni non è stata ancora presa formalmente dal Consiglio, ma è imminente. “La prima priorità è che non esploda il paese”, ha detto Bonino riferendo che nel Consiglio esteri, d’accordo con i tre colleghi a Kiev, è stata presa “la decisione di tentare un dialogo critico, molto serrato, anche con i russi”. “La nostra posizione è che col potere viene la responsabilità, quindi innanzitutto è responsabilità del regime e del governo. Va pure riconosciuto che ci sono gruppi di estremisti e infiltrati di vario tipo e non possiamo far finta di non vedere”. Così Emma Bonino rispondendo a chi chiedeva se le sanzioni colpiranno anche l’opposizione ucraina. La ministra degli Esteri ha anche sottolineato che “nel testo diciamo sanzioni alle persone che si sono macchiate di violenza, questo mi pare molto importante”.
20 febbraio 2014 ore 12.00
L’Europa deve agire in Ucraina “in modo molto deciso, ma anche graduale” perché “ho come l’impressione che la crisi sarà piuttosto lunga”. Lo ha detto la Ministra degli Esteri, Emma Bonino, arrivando giovedì mattina alla riunione straordinaria dei ministri degli Esteri della Ue a Bruxelles.
Bonino, servono sanzioni, ma anche interventi umanitari
Nell’azione dell’Europa in Ucraina oltre alle sanzioni “va aggiunto un volano umanitario di sostegno e di accoglimento dei feriti e delle richieste che ci saranno fatte”. Il Consiglio straordinario Ue discute di misure come “sanzioni sui visti, spero un embargo sulle armi e la questione degli assetti finanziari”. A chi chiedeva se le sanzioni europee in discussione dovranno colpire solo le autorità ucraine o anche gli oppositori autori degli atti più violenti, la Ministra ha risposto “chi ha potere ha più responsabilità, questo è un principio che dovremmo far valere sempre”.
Ministra, mantenere dialogo con la Russia
Per Bonino l’Europa nella questione ucraina deve mantenere aperto il canale di dialogo con Mosca. Credo non ci sia veramente alternativa, poi i canali possono essere di dialogo molto fermo, molto duro, ma certamente di dialogo”.
19 febbraio 2014
Ucraina: Bonino, rischio guerra civile a porte UE – “Cessino violenze da entrambe le parti, possibili sanzioni”
“La gravità degli scontri in corso a Kiev pone il popolo ucraino di fronte ad una situazione drammatica, di una violenza inaccettabile, che come europei condanniamo con estrema fermezza. E’ con massima preoccupazione che va considerato – e scongiurato – il rischio concreto di una guerra civile alle porte dell’Unione Europea”. Lo ha detto in una notala Ministra degli Esteri, Emma Bonino.
“Cessino violenze polizia e manifestanti”
“Insieme ai miei colleghi europei rinnovo alle Autorità ucraine l’appello più deciso affinché cessino reazioni violente, indiscriminate e sproporzionate alle proteste popolari, che devono svolgersi pacificamente, nell’ambito della legalità – ha aggiunto Bonino -. Non potranno essere più tollerati abusi nei confronti della popolazione, né provocazioni di frange estremiste e violente. Nonostante i margini negoziali fra governo ed opposizioni appaiano in queste ore ancora più ridotti, non esiste alcuna vera alternativa alla ripresa del dialogo, che l’Europa intende sostenere col massimo impegno.
“Se scontri continuano, possibili misure eccezionali Ue”
“In caso di continuazione delle violenze, non escludiamo il ricorso a misure restrittive eccezionali”, ha concluso la Ministra.