Riapre grazie a Cooperazione Italiana Museo dello Swat
Si e’ tenuta nei giorni scorsi a Saidu Sharif, in Pakistan, la cerimonia di apertura al pubblico del Museo Archeologico dello Swat, ricostruito, ristrutturato e ampliato sotto l’egida del progetto “Archeology, Community and Tourism” finanziato dalla Cooperazione italiana nell’ambito dell’accordo bilaterale per la conversione del debito (PIDSA). Semidistrutta nel 2008 da una bomba dei talebani, la struttura e’ stata ridisegnata da architetti italiani e ristrutturata nella sua componente scientifica dalla Missione Archeologica italiana. Il Museo contiene importanti reperti e vestigia della cultura che nella regione vide l’incontro e la fusione di Buddhismo ed Ellenismo, quest’ultimo eredita’ delle conquiste di Alessandro Magno.
Impegno italiano per il Pakistan e attenzione verso lo Swat, che vuole risollevarsi dopo i difficili giorni dell’occupazione talebana
“L’evento ha avuto significativa risonanza sui media locali, se non altro perche’ la riapertura al pubblico del Museo e’ stata salutata quale ulteriore testimonianza dell’impegno italiano in e per il Pakistan e prova di attenzione verso una regione, lo Swat, che vuole risollevarsi dopo i difficili giorni dell’occupazione talebana” ha commentato l’ambasciatore italiano Adriano Chiodi Cianfarani. L’evento, ha aggiunto, “ha senz’altro confermato le importanti ricadute per noi derivanti dall’attivita’ della Missione Archeologica Italiana che, da sempre emblema della nostra presenza nel paese, beneficia di una risonanza che travalica i confini dello Swat”.