Gibuti: progetti per 10 mld USD in infrastrutture, puntando su Etiopia
Il Governo di Gibuti ha recentemente annunciato nuovi grandi progetti infrastrutturali del valore di circa 10 mld USD per i prossimi 3 anni. Obiettivo: rafforzare il ruolo del Paese di hub logistico tra l’Africa orientale e il resto del mondo e soddisfare la crescente domanda di servizi dell’Etiopia (priva di sbocchi al mare).
Porto: sono stati annunciati 6 nuovi terminal, di cui 4 gia’ in fase di costruzione. L’obiettivo e’ di alleviare il carico del porto storico di Gibuti citta’, gestito da Dubai DP World e quello di Doraleh inaugurato nel 2009, con due terminal dedicati a container e prodotti petroliferi. Oltre al potenziamento dei porti, il Governo di Gibuti punta a incrementare i collegamenti stradali e ferroviari con l’Etiopia. Saranno potenziate anche le linee di interconnessione con la rete elettrica etiope, avviata quattro anni fa, che ha consentito di abbassare notevolmente i costi a Gibuti che in precedenza era costretta a fare largo uso di generatori a diesel. Una seconda linea di trasporto sara’ costruita nella zona settentrionale di Gibuti e coprira’ il restante 40% del fabbisogno attuale. Proposta anche la costruzione di una zona industriale comune Gibuti-Etiopia, alla frontiera tra i due Paesi.
Gibuti citta’ gia’ dispone di una zona franca in area portuale; altre due saranno inaugurate in aree non distanti dalla capitale: la Jabanas Free Zone e la Damerjog Free Zone, quest’ultima in parte dedicata ai capi di bestiame vivi, primo esempio al mondo di zona franca di questo tipo. E’ infine in progetto la costruzione di un nuovo aeroporto (Bicidley International Airport and Cargo Village), in una zona a 20 km dalla capitale. Il progetto avra’ un costo di 530 mln USD.
(infoMercatiEsteri)
Corea del Sud: riapre le porta al Parmigiano Reggiano
Si e’ risolta positivamente la controversia relativa all’esportazione di Parmigiano Reggiano e Grana Padano in Corea, con il riconocimento, ai fini dell’equivalenza, ai fini della sicurezza microbiologica, dei metodi produttivi propri di Parmigiano e Grana rispetto al processo di pastorizzazione cosi’ come inteso dalla normativa coreana. La disputa si e’ sviluppata allorche’ il Ministry of Food and Drug Safety (MFDS), ha iniziato a disapplicare il certificato sanitario negoziato bilateralmente nel 2004, e che sino a quel momento aveva garantito all’Italia di esportare quale unico Paese UE e in deroga alla normativa coreana che ammette solo formaggi a latte pastorizzato – anche il Grana e il Parmigiano (latte crudo), nonche’ i formaggi a latte termizzato. La comunicazione del MFDS si traduce automaticamente nel ripristino dello status quo ante, riammettendo quindi l’importazione e la commercializzazione di Parmigiano e Grana, ma non ancora dei formaggi a latte termizzato.
(infoMercatiEsteri)
Germania: E.ON cede centrali Italia a gruppo ceco EPH
E.On da’ il via ufficialmente alla vendita attraverso uno “spezzatino” delle attivita’ in Italia. Il gruppo tedesco ha infatti annunciato la cessione degli asset di generazione elettrica a carbone (600 MW) e a gas in Italia (6 centrali per 3,9 GW) al gruppo energetico ceco Eph. L’operazione con Eph, di cui non e’ stato reso noto il controvalore (nelle scorse settimane sono circolate indiscrezioni tra 200 e 300 milioni), si concludera’ nel secondo trimestre del 2015.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)