Il Consiglio dei Ministri ha approvato i termini di riferimento del processo di privatizzazione della compagnia di bandiera TAP, con particolare attenzione ai criteri di selezione dei futuri azionisti. Il Governo portoghese ha confermato che in una prima fase sara’ messo in vendita il 61% del pacchetto azionario, cui si aggiunge un 5% destinato ai dipendenti.
Il Governo ha optato per una vendita diretta, che prevede la cessione da parte di Parpublica, l’ente che gestisce le partecipazioni statali, di uno o piu’ lotti di azioni indivisibili a uno o piu’ investitori nazionali o esteri, individualmente o in gruppo.
I requisiti richiesti ai compratori sono volti a rafforzare la capacita’ economica e finanziaria del Gruppo e a fornire maggiori garanzie ai dipendenti, mantenendo integrita’, identita’ e autonomia dell’Azienda, la cui sede principale dovra’ essere mantenuta in Portogallo. Verra’ inoltre valutato il contributo che i compratori potranno dare allo sviluppo dell’economia nazionale, compresa l’evoluzione dell’aeroporto di Lisbona in piattaforma strategica nei collegamenti tra Europa, Africa e America Latina. I candidati saranno anche tenuti ad adempiere agli obblighi di servizio pubblico per quanto riguarda i collegamenti aerei tra i principali aeroporti nazionali e le regioni autonome, garantendo obbligatoriamente il rafforzamento delle rotte verso le regioni autonome insulari, le nazioni di residenza delle maggiori comunita’ portoghesi all’estero nonche’ gli altri paesi lusofoni. I soggetti interessati all’acquisto si impegneranno altresi’ a non alienare le azioni per un periodo di 5 anni. Il Governo prevede che i tempi di selezione degli acquirenti si concludano entro il primo semestre 2015. Il 2015 sara l’anno decisivo anche per altre privatizzazioni nel settore dei trasporti. In particolare si dovranno avviare e concludere le privatizzazioni nel ramo del trasporto ferroviario, Comboios de Portugal (CP Carga), della Empresa de Manutencao de Equipamento Ferroviarrio SA (EMEF) e della Carristur, in quest’ultimo caso in dipendenza della cessione al settore privato anche della CARRIS, l’impresa pubblica che gestisce i trasporti su autobus della capitale.
(InfoMercatiESteri)
Economia Digitale: aziende italiane crescono di piu’ delle europee
Le aziende digitali italiane fanno meglio delle concorrenti europee. Secondo lo studio ‘Digital Economy on Capital Markets’, condotto da Ir Top su un campione di 95 aziende europee, e’ risultato che l’Italia supera l’Europa per crescita di fatturato (+28% rispetto a +23%) e di marginalita’ (+13% rispetto a +11%). Lo studio e’ stato condotto su 12 societa’ quotate sul mercato Aim Italia (Axelero, Digital Magics, Expert System, Go Internet, Mailup, MC-link, Neurosoft, Primi sui Motori, Softec, Tech-Value, Tecnoinvestimenti e Triboo Media), 49 in Gran Bretagna, 19 in Germania e 15 in Francia. L’identikit tracciato di una impresa digitale italiana vede un fatturato medio di 17 milioni di euro, l’Ebitda margin medio al 21% e la capitalizzazione media a 35 milioni. A livello europeo, invece, l’identikit dell’azienda media rileva un fatturato 2013 di 59 milioni di euro, in crescita del 23%, un Ebitda di 8 milioni di euro (18% sul fatturato), in crescita dell’11% e una capitalizzazione di 111 milioni di euro. Sul mercato Aim inglese l’azienda digitale in media ha un fatturato 2013 di 40 milioni di euro (+37% rispetto al 2012), un Ebitda di 4 milioni di euro (18% sul fatturato) in crescita dell’8% rispetto al 2012 e una capitalizzazione di 107 milioni di euro. Piu’ grandi le dimensioni delle societa’ in Germania e Francia, con un fatturato medio rispettivamente di 93 milioni di euro e di 111 milioni di euro rispettivamente e una capitalizzazione media di 160 milioni di euro e di 127 milioni di euro. Nel 2014 le ipo digitali sono state sette e hanno visto una raccolta di 201 milioni di euro. I settori presi in considerazione sono stati sette: Marketing & Communication (e-marketing & communication, e-advertising, social media); Web Services (creazione di servizi web, servizi cloud, social network e piattaforme per ecommerce e social commerce); Software & Big Data Management (database management, elaborazione e monitoraggio dati); Mobile, TelCo & Iot (creazione di app e Internet of Things); Digital Entertainment & Design multimediale (visual e graphic design, animazione 3D e multimediale, gaming, intrattenimento educativo, ecc.); E-commerce; Venture Capital di start up digitali. Infine, dalla ricerca e’ emerso che nel capitale delle societa’ digitali italiane sono presenti 29 investitori istituzionali (di cui il 38% esteri). Gli investitori esteri piu’ attivi per numero di partecipazioni sono gli svizzeri Lemanik e Pharus Management e i francesi Axa Investment Managers. Tra gli italiani Zenit, AcomeA, Banca Ifigest, Sella Gestioni, Arca Sgr e Anima Sgr.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Simest: punta su internazionalizzazione Proger
Simest e’ entrata nella compagine societaria della societa’ di ingegneria Proger acquisendo una quota pari al 27,4% del capitale sociale, per un importo di 6 milioni. Obiettivo: consolidare la crescita internazionale della società. Proger ha un portafoglio ordini di quasi 500 milioni di dollari, e un fatturato che nel 2014 ha superato i 90 milioni. Il 90% dell’attivita’ di Proger, sia nel settore Oil & Gas che in quello dell’Ingegneria civile, e’ realizzata all’estero, in Congo, Arabia Saudita, Turchia, Kazakhstan, Algeria, Russia. Nei prossimi anni prevede le migliori opportunita’ di investimento in Arabia Saudita e in alcuni Paesi del continente africano.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Trasporto aereo: Iata, +5,9% il traffico mondiale passeggeri nel 2014
La Iata – International Air Transport Association ha annunciato i risultati del traffico passeggeri a livello mondiale per l’intero anno 2014 che mostrano una domanda in crescita del 5,9% rispetto all’intero 2013. E’ la migliore performance media registrata negli ultimi 10 anni. La capacita’ di trasporto e’ aumentata del 5,6% lo scorso anno, con il risultato che il load factor e’ salito di 0,2 punti percentuali al 79,7%. Tutte le compagnie aree del mondo hanno registrato una crescita della domanda nel 2014: ma piu’ della meta’ della crescita del traffico passeggeri si e’ verificato sulle compagnie aeree nei mercati emergenti tra cui l’Asia-Pacifico e Medio Oriente. Negli ultimi mesi la crescita del mercato interno ha svolto un ruolo importante nel guidare l’aumento del traffico passeggeri. Questo, precisa la Iata, e’ dovuto principalmente all’incremento del traffico interno cinese, salito di circa l’11% nel 2014 rispetto all’anno precedente. I vettori del Medio Oriente hanno registrato una crescita a due cifre, e anche i risultati in Africa sono stati, anche se di poco, superiori rispetto ai livelli degli anni precedenti. Nel complesso si e’ registrato un record di 3,3 miliardi di passeggeri trasportati lo scorso anno, circa 170 milioni in piu’ rispetto al 2013.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Usa: Gruppo Gavio sigla preliminare per acquisizione Betram Yachts
Il gruppo Gavio allarga il suo business nel settore della nautica di alta gamma. Argo Finanziaria, holding del gruppo, annuncia di aver sottoscritto con Ferretti una lettera di intenti per l’acquisizione del marchio Bertram, uno dei piu’ importanti brand della nautica negli Stati Uniti e nel mondo. Il closing dell’operazione, il cui valore non e’ stato reso noto, e’ previsto entro il 31 marzo prossimo ed e’ subordinato all’effettuazione di una due diligence sugli asset Bertram. Il gruppo Gavio ha acquisito altri due importanti brend della nautica, i Cantieri Cerri (settembre 2011) e Baglietto (febbraio 2012).
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
McKinsey: dal 2007 debito mondiale cresciuto piu’ veloce di economia
L’aumento del debito dei Governi, delle famiglie, delle imprese e delle istituzioni finanziarie in tutto il mondo e’ molto piu’ veloce rispetto alla ritmo registrato dalla crescita dopo la crisi (addirittura e’ quadruplicato in Cina). E’ quanto emerge da uno studio di McKinsey Global Institute (Mgi), secondo cui ‘tutte le principali economie, invece di ridurre il loro debito, oggi stanno prendendo in prestito dal loro Pil piu’ di quando facevano nel 2007′. E questo, secondo l’analisi, ‘comporta nuovi rischi per la stabilita’ finanziaria e potrebbe minare la crescita globale’. I numeri sono li’ che testimoniano la gravita’ della situazione: il debito mondiale e’ aumentato di 57mila miliardi di dollari tra il 2007 e il 2014 fino a raggiungere la cifra record di quasi 200mila miliardi. Questa cifra, riferita allo scorso anno, rappresenta un peso pari al 286% del Pil mondiale contro il 269% registrato nel 2007. In questi anni il debito pubblico e’ aumentato di soli 25mila miliardi e, secondo la ricerca Mgi, ‘continuera’ a crescere in molti Paesi, dati gli attuali fondamentali economici’.
Secondo una proiezione McKinsey, il debito pubblico in Giappone, che detiene il record del campo, passera’ dal 234% al 258% del Pil tra il 2014 e il 2019. Nello stesso periodo quello della Francia passera’ dal 104% al 119%, mentre quello tedesco scendera’ dal 80% al 68%. In Cina, secondo gli esperti McKinsey, il debito complessivo e’ esploso, a causa dei prestiti accesi al di fuori del settore bancario regolamentato (shadow banking) e alla speculazione immobiliare, da 7mila miliardi di dollari a 28mila miliardi.
‘Al 282% del Pil il debito della Cina e’ gestibile ma – sottolinea l’analisi – e’ superiore a quello degli Stati Uniti e della Germania’. A preoccupare e’ soprattutto il debito delle imprese cinesi, che oggi raggiunge il 125% del Pil’, uno dei piu’ alti a livello mondiale. Anche il debito delle famiglie in tutto il mondo ha raggiunto il picco, anche se rispetto al 2007 le esposizioni in alcuni Paesi duramente colpiti dalla crisi sono diminuite, come negli Stati Uniti, nel Regno Unito, Spagna e in Irlanda. Per contro sono aumentate significativamente in altri Stati, come l’Australia, il Canada, la Svezia o l’Olanda.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)