Si aprono le porte dell’ambasciata italiana a Praga per un incontro di lavoro tra le agenzie di viaggio ceche e i rappresentanti di nostre regioni e citta’. L’obiettivo e’ arricchire l’offerta per i turisti cechi. Nuovi itinerari verranno illustrati dalle regioni che sono finora poco visitate dai turisti cechi come Campania o Piemonte e da citta’-gioiello come Bologna, Ferrara, Lucca e Bergamo. “I turisti cechi stanno scoprendo tutta l’Italia, ma esistono diverse regioni e citta’ finora poco visibili che meritano di essere visitate – ha spiegato Aldo Amati, ambasciatore d’Italia a Praga -. Per questo motivo abbiamo organizzato questo incontro insieme all’associazione delle agenzie di viaggio ACK CR- cui va il mio personale ringraziamento – che ci ha supportato e ci accompagnera’ in questa nuova sfida”. Nel 2012 sono giunti in Italia 549 mila turisti cechi che sono rimasti mediamente piu’ di sette giorni.
Allargare l’orizzonte dei turisti cechi e favorire la nascita di nuovi, concreti partenariati
L’anno successivo il flusso ha raggiunto la cifra di i 526 mila turisti. Non sono ancora a disposizione le statistiche del 2014, ma rispetto all’anno precedente, la vendita delle agenzie di viaggio e’ leggermente cresciuta. La possibilita’ di chiudere una collaborazione commerciale con le nuove regioni e’ stata apprezzata anche dal rappresentante del gruppo Fischer, Jan Osuch, il quale ha dichiarato che “penso che l’Italia ha molto da offrire ai turisti cechi. Mi fa piacere che nelle nuove regioni esista anche una vasta offerta di specialita’ enogastronomiche”. Tra le aree presentate, quelle piu’ visitate nei mesi estivi sono Emilia Romagna o Lucca. Tra quelle meno conosciute sono la Campania e il Piemonte. “Sono davvero lieto che l’ambasciata abbia lanciato questa iniziativa per allargare l’orizzonte dei turisti cechi e favorire la nascita di nuovi, concreti partenariati – ha concluso Michal Veber, il segretario dell’Associazione delle agenzie di viaggio della Repubblica Ceca -. Sara’ un importante contributo per l’allargamento dell’offerta dell’Italia”.