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Alla Farnesina seconda giornata ‘IBAC Italy’: aziende, cresce l’interesse a investire in Italia

Cresce l’interesse delle aziende internazionali a investire in Italia. E’ quanto emerso dalla quinta edizione di “Ibac-Italy”, evento organizzato dai ministeri degli Esteri, dello Sviluppo economico (Mise) e dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca (Miur), nonche’ dall’Ice.

Promuovere l’attrazione degli investimenti nel nostro Paese

Obiettivo dell’iniziativa, che si e’ tenuta per la seconda volta alla Farnesina, e’ promuovere l’attrazione degli investimenti nel nostro Paese, in particolare in un ambito come l’Ibac (International business advisory council), l’organismo composto dai vertici delle piu’ importanti multinazionali mondiali che si occupa di suggerire “best practices” per attrarre investimenti, migliorare la qualita’ della vita, sviluppare tecnologia e infrastrutture al fine di rendere competitivo un territorio a livello internazionale.

Progressi registrati sia nell’economia reale sia nell’azione di governo

“Questa e’ la seconda edizione dell’Ibac che si tiene a Roma – ha spiegato il ministro Antonio Bernardini, vice segretario generale del ministero degli Esteri -. E, a differenza della prima, questa e’ marcata dalla dimostrazione di progressi registrati sia nell’economia reale sia nell’azione di governo. La prima edizione – ha ricordato il vice segretario generale – e’ stata la presentazione di un programma con molte aspettative, ma altrettanti interrogativi. In questa, invece, c’e’ gia’ un cambiamento di tono. Rimangono le aspettative e le richieste di rimuovere alcuni ostacoli – ha concluso Bernardini -, pero’ c’e’ anche la costatazione di azioni e riforme che sono state realizzate e che sono state registrate con favore. Sicuramente e’ stata una sessione positiva e cresce la considerazione del nostro paese a livello internazionale”.

All’evento, che si e’ tenuto due giorni, hanno preso parte il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni; il ministro e il vice ministro dello Sviluppo economico, rispettivamente Federica Guidi e Carlo Calenda; il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e sir Martin Sorrell, chairman di Ibac.