Il Ministro Gentiloni ha partecipato oggi al Quai d’Orsay a Parigi alla riunione ministeriale in formato “Quint” insieme al segretario di stato Usa e ai ministri degli esteri di Germania, Francia, Gran Bretagna, e l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Ue dedicata a Siria, Libia, crisi ucraina e Yemen. Al centro dei colloqui in particolare i colloqui di pace per la Siria che riprenderanno domani a Ginevra.
“Il traguardo è sempre lontano, perché è una corsa a ostacoli, ma ci sono anche passi avanti”. Il Ministro Gentiloni si è espresso così sugli ultimi sviluppi politici in Libia, in particolare la riunione tenuta nei giorni scorsi dai membri del Dialogo politico libico In Libia. Per il Ministro si tratta di “un messaggio di accelerazione dei primi passi della stabilizzazione della Libia, che è assolutamente fondamentale per l’Italia”. “Oggi a Parigi abbiamo preso delle buone decisioni, riconoscendo quanto deciso dal dialogo libico e auspicando che l’appoggio al governo di Serraj si traduca nei primi passi di un insediamento del governo a Tripoli, una chiave straordinaria per cominciare un processo di stabilizzazione necessario per bloccare Daesh e il traffico di esseri umani ed avere un Paese piú stabile a soli 3-400 chilometri dall’Europa” ha commentato il Ministro.
Sulla situazione siriana c’è “grande sollievo e soddisfazione” per la “nettissima diminuzione delle ostilità nelle ultime 3 settimane e per aver raggiunto 235.000 persone nelle zone sotto assedio” ha sottolineato il Ministro. “Nessuno” ha continuato “avrebbe scommesso un mese fa su una riduzione delle ostilità come quella in corso, che sul piano umanitario è comunque un risultato straordinario” ha detto il Ministro Gentiloni a Parigi, esprimendo anche “preoccupazione” per il rischio che “a questa diminuzione delle ostilità non si unisca l’avvio di un processo di negoziato e transizione”.