Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni oggi ha visitato Tripoli, dove, nella base navale di Bu Setta, ha incontrato il Primo Ministro Fayed Serraj.
Si è trattato della prima visita di un’alta carica istituzionale straniera nella capitale libica dall’insediamento del governo di unità nazionale, al suo arrivo all’aeroporto militare di Mitiga il Ministro è stato accolto dal vice-premier Ahmad Meitig.
Gentiloni con la sua visita ha portato al governo di riconciliazione libica il pieno sostegno dell’Italia, “il messaggio principale che l’Italia ha voluto dare al Consiglio presidenziale libico è un messaggio di appoggio sul piano politico, sul piano umanitario e sul piano economico” ha detto Gentiloni.
Il Ministro degli Esteri ha dato ai libici un secondo messaggio importante: il ruolo principale nella lotta contro il terrorismo in Libia è quello giocato dai libici. Gentiloni ha confermato che l’Italia, così come la Comunità internazionale, è pronta a cooperare e dare il proprio contributo ma la lotta al terrorismo spetta innanzitutto ai libici: “I libici e il Governo di Unità nazionale guidino la lotta all’Isis nel Paese”, ha detto Gentiloni.
La nascita di un Governo di unità nazionale e delle istituzioni che godano di un consenso unanime sono il primo passo fondamentale da compiere per porre le basi per un futuro stabile. “Per combattere efficacemente il terrorismo dell’Isis e il traffico di esseri umani è urgente che la Libia trovi stabilità e pace. In questo senso il Consiglio Presidenziale guidato da Fayez al Serraj si sta muovendo nella giusta direzione”, ha dichiarato Paolo Gentiloni.
Nel corso della sua visita il Ministro Gentiloni ha annunciato che l’Italia ha fatto arrivare oggi in Libia aiuti umanitari con un C-130, tra gli aiuti, kit medici destinati all’ospedale di Tripoli. Altri aiuti saranno destinati presto a Bengasi.
Il premier libico designato Fayez al Sarraj ringraziando il titolare della Farnesina per la sua visita a Tripoli ha dichiarato che “con l’Italia c’è un rapporto molto radicato e che intendiamo rafforzare”, sul fronte della lotta all’immigrazione clandestina e al terrorismo”.