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Diplomazia Economica Italiana 15 ottobre: ultime news dal mondo

LIBANO: IL MINISTRO DELL’AMBIENTE JREISSATI PRESENTA LA ROAD MAP PER LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SOLIDI 2019-2030.

Il ministro dell’ambiente libanese Jreissati ha presentato la road map per la gestione integrata dei rifiuti solidi 2019-2030. La Road Map prevede l’introduzione in Libano della raccolta differenziata dei rifiuti solidi, con il coinvolgimento delle due principali aziende del settore (Ramco e Citigroup) e l’avvio di un progetto pilota in 20 Municipalita’ della regione centrale del Monte Libano. Contemporaneamente è stata altresì lanciata una campagna contro l’utilizzo delle buste di plastica nei supermercati, con la distribuzione gratuita di 100.000 buste di nylon nelle principali catene di distribuzione alimentare del Paese.

Il piano intende procedere nel breve periodo alla chiusura delle oltre 1.000 discariche illegali parcellizzate sul territorio nazionale e alla realizzazione di 25 discariche sanitarie, la cui localizzazione sara’ definita entro il 1 novembre, nonche’ di un nuovo inceneritore. L’obiettivo e’ rendere l’interramento dei rifiuti in discarica un’opzione residuale (30% a fronte dell’attuale 94%), in favore della creazione di impianti di compostaggio, riciclaggio e di generazione di energia da biomasse (“waste to energy”).

Per quanto concerne il settore delle biomasse, il programma prevede la realizzazione di tre nuove centrali a Beirut, Deir Ammar e Zahrani. Le ultime due localita’ coincidono con quelle previste dal Ministero dell’Energia per le nuove centrali elettriche a ciclo combinato, in modo da ridurne i costi della connessione alla rete elettrica. I tre nuovi impianti, ha dichiarato il ministro, potrebbero processare fino al 50% dei rifiuti solidi attualmente prodotti nel Paese, fornendo l’energia necessaria all’alimentazione della locale industria cementifera.

Altro elemento centrale del programma e’ il lancio di gare per la gestione, la manutenzione e la riabilitazione dei 50 impianti di riciclaggio esistenti, che operano ad una capacita’ subottimale in ragione della mancata iniezione di investimenti negli ultimi anni. E’ inoltre prevista l’introduzione della normativa relativa al trattamento dei rifiuti pericolosi, di origine medica e industriale, aprendo il settore agli investimenti esteri.

Al fine di garantire la sostenibilita’ del sistema, il piano prevede l’adozione di una “Cost recovery law”, volta a decentralizzare la gestione dei rifiuti solidi attraverso l’introduzione di una tassa municipale, a beneficio diretto della finanza locale.