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“Il Venezuela resta una priorità”: il sottosegretario Giro incontra le comunità italiane di Caracas e Maracay

Il sottosegretario Giro, alla sua terza visita in Venezuela negli ultimi nove mesi, ha incontrato i connazionali delle città di Caracas e Maracay. La numerosa comunità italiana presente nel Paese – che conta all’incirca 1.5 milioni di persone – costituisce una “realtà importante e molto bene radicata, nei confronti della quale l’attenzione delle istituzioni resta alta, in particolare in questo momento delicato per il Venezuela”, secondo quanto dichiarato dal sottosegretario.


Sia al Centro Italo-Venezuelano della capitale che presso la Casa Italia di Maracay si è svolto un proficuo scambio di opinioni con i rappresentanti dei connazionali (esponenti di Comites, CGIE, del mondo dell’associazionismo italo-venezuelano) circa le problematiche e le prospettive della comunità. E’ emersa preoccupazione in special modo per la situazione economica (in termini di espropri e difficoltà nel reperire generi alimentari e sanitari) e per la tensione a livello politico e sociale, suscettibile di condurre a violazioni dei diritti.


Partendo dalla constatazione che “le nostre collettività all’estero non sono un peso, bensì una risorsa da valorizzare”, il sottosegretario si è dunque soffermato sulla necessità di evitare l’insorgenza di una “politica dell’odio sociale”, invitando i connazionali stessi a farsi promotori del dialogo.


Hanno partecipato agli incontri le consorti degli italo-venezuelani Vincenzo Scarano e Salvatore Lucchese, rispettivamente ex sindaco e capo della polizia della cittadina di San Diego, e la madre di uno studente arrestato durante le proteste scoppiate all’inizio dell’anno.


La visita in Venezuela proseguirà con una serie di colloqui con interlocutori istituzionali e con i rappresentanti delle aziende italiane operanti nel Paese.

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