“La Mediterranean Women Mediation Network riflette la lunga tradizione dell’Italia nella promozione dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni aprendo i lavori della videoconferenza di presentazione dell’antenna in Kosovo del Mediterranean Women Mediators Network, organizzata grazie al sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Pristina. Il Network è un progetto lanciato, promosso e finanziato dalla Farnesina, in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali e Women in International Security Italy.
“Promuovere la partecipazione delle donne nei processi di pace, nell’azione di mediazione e di consolidamento della pace nell’area del Mediterraneo – ha spiegato Sereni – è fondamentale per la pace e la sicurezza globali. Per questo, si è cercata ogni sinergia con altre reti regionali di donne mediatrici e si è costituita la Global Alliance of Regional Women Mediators Networks. Quest’anno si celebra il XX anniversario della Risoluzione 1325 su Donne Pace e Sicurezza, dobbiamo raddoppiare gli sforzi per attuarla pienamente. Le donne – ha proseguito la Vice Ministra – sono infatti ancora fortemente sottorappresentate nei processi di pace, nonostante il loro significativo contributo alla risoluzione dei conflitti. È dunque più urgente che mai dare impulso a un vero e proprio cambio di paradigma sul ruolo femminile nella soluzione delle crisi”.
“La realizzazione di antenne locali – ha detto ancora Sereni – è di fondamentale importanza per questa nostra Rete. Per questo siamo particolarmente lieti di inaugurare oggi l’antenna in Kosovo, che rappresenta un passo significativo anche nello stretto rapporto costruito in questi anni tra Roma e Pristina. Abbiamo accolto con favore la ripresa del dialogo sotto egida UE tra Kosovo e Serbia, e sosteniamo fortemente l’azione del rappresentante speciale dell’UE Miroslav Lajčák per un accordo sostenibile e duraturo che garantisca pace e stabilità alla regione. La partecipazione italiana alla KFOR testimonia la continuità e il livello del nostro impegno per la stabilità del Paese. Un impegno che va oltre il tema della sicurezza, ampliandosi al sostegno alla giovane democrazia kosovara nel processo di costruzione di istituzioni basate su valori democratici. Un processo – ha concluso la Vice Ministra – fondamentale per una sua futura integrazione nella più ampia famiglia europea”.