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Norvegia, scoperto un promettente giacimento di terre rare

Norvegia – Terre rare
Norvegia - Terre rare

La società norvegese REN-Rare Earths Norway ha annunciato la scoperta di un giacimento che, secondo stime preliminari, dovrebbe contenere 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare e per lo sfruttamento del quale prevede di investire quasi 870 milioni di euro.

Con riserve quattro volte superiori rispetto a quelle della miniera svedese di Kiruna, identificate e rese note dalla concessionaria LKAB nel gennaio dello scorso anno, il deposito, localizzato a quasi 500 metri di profondità nell’area di estrazione di Fen, nella Contea meridionale di Telemark, potrebbe risultare il più grande giacimento di terre rare mai scoperto nel continente europeo. Le stime relative al complesso di Fen sono contenute in un rapporto commissionato da REN a WSP, società canadese attiva nei servizi di consulenza ingegneristica e professionale, sulla base di un lavoro esplorativo nell’area durato tre anni.

Il documento evidenzia ragionevoli prospettive di sfruttamento economico del giacimento. Al suo interno sarebbero state identificate, in particolare, 1,5 milioni di tonnellate di neodimio e praseodimio, elementi pregiati essenziali per la produzione di magneti usati nei veicoli elettrici e nelle turbine eoliche. Secondo le elaborazioni, le risorse del giacimento si estenderebbero fino a 468 metri di profondità, ma ulteriori perforazioni sembrerebbero suggerire la presenza di mineralizzazione fino a 1.000 metri, rendendo ipotizzabile la presenza di un quantitativo ancora maggiore di terre rare.

Benché il rapporto evidenzi che si tratta di stime del tutto preliminari che, allo stato, non possono fornire una garanzia sui volumi che potranno essere effettivamente estratti e processati, il management di REN ha definito la scoperta un’autentica svolta, capace di sostenere la creazione, nell’arco di pochi anni, di una catena del valore sicura e sostenibile della quale beneficeranno sia la Norvegia che l’Europa.

Nell’immediato, la società prevede di avviare presto ulteriori perforazioni, di pubblicare nuove analisi e stime entro la fine dell’anno e di costruire un impianto per l’ottimizzazione dei processi di lavorazione dei minerali e per la sperimentazione di nuove tecnologie. Nelle ambizioni di REN la prima fase di sfruttamento minerario inizierà entro il 2030.

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