Il nuovo Governo polacco ha confermato la costruzione tra Varsavia e Lodz del CPK – “Central Communication Hub”- un nuovo aeroporto destinato a svolgere la funzione di hub, integrando trasporto aereo, ferroviario e stradale; mentre non è ancora stata presa una decisione definitiva sulla realizzazione di una fabbrica per la produzione di un’auto elettrica nazionale, la Izera. Entrambi i progetti erano stati ideati dal precedente esecutivo.
Il CPK, secondo il progetto originale, doveva svilupparsi a Baranow su circa 3.000 ettari ed essere il punto di partenza per 10 corridoi ferroviari che dall’hub si sarebbero dovuti sviluppare a raggiera. Il costo previsto era di circa 160 miliardi di zloty polacchi (37 miliardi di euro). Sempre secondo il piano iniziale, l’aeroporto avrebbe dovuto accogliere 40 milioni di passeggeri all’anno nella prima fase delle sue operazioni, prevista per il 2028. Il processo di revisione operato dal nuovo esecutivo ha concluso che le previsioni sulla data di apertura e sul traffico passeggeri erano ottimistiche ed è stato inoltre rilevato che alcune opere ferroviarie dal valore di 500 milioni di zloty (circa 125 milioni di euro) sono state avviate senza un’analisi accurata. A inizio maggio l’esecutivo ha tuttavia annunciato la riconferma del CPK subordinata a una rimodulazione del progetto. Tra le modifiche proposte per la parte ferroviaria, spicca la cancellazione della prevista struttura a raggi convergenti verso l’aeroporto, con l’eccezione dei collegamenti diretti per Wroclaw e Poznan, e la preferenza per una nuova linea Varsavia-Lodz, nel contesto di un generale progetto di rafforzamento ed ampliamento della rete ferroviaria del Paese.
Il progetto per la produzione di un’auto elettrica polacca prevedeva la sua costruzione da parte dell’impresa pubblica ElectroMobility Polonia (EMP) che aveva firmato un accordo con il gruppo cinese Geely Holding per la fornitura di una piattaforma modulare. Anche molte aziende italiane dell’automotive in Polonia, interessate a diversificare il proprio portafoglio clienti, hanno puntato sul progetto e nel 2023 la Camera di Commercio e Industria Italiana in Polonia (CCIIP) ha siglato una partnership strategica con Izera, ottenendo l’incarico di identificare potenziali fornitori italiani. Tuttavia, a parte la presentazione di alcuni prototipi e il disboscamento della foresta nel luogo in cui è prevista la fabbrica, finora non è stato fatto molto. Al momento il Governo sta conducendo un audit e a breve dovrà decidere se sostenere o meno il progetto con i fondi del Piano di ripresa e resilienza (PNRR) europeo.
Se la decisione di ritirare il sostegno pubblico a Izera potrebbe decretarne la fine, l’ampiezza del progetto CPK, che prevede la realizzazione di notevoli infrastrutture ferroviarie ed autostradali e implicherà la fornitura di cospicui volumi di attrezzature e beni, potrebbe offrire interessanti opportunità per le imprese italiane dei settori coinvolti. Anche al netto delle possibili modifiche al progetto generale e degli affidamenti già effettuati.