Il settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) in Serbia ha registrato una crescita notevole negli ultimi anni, diventando uno dei principali motori dell’economia nazionale. Oggi vale il 10% del Prodotto interno lordo (PIL) del Paese figurando tra i quattro maggiori settori di esportazione.
Le aziende ICT serbe producono soprattutto software per settori che vanno dall’agricoltura alla medicina, oltre ad applicazioni di tracciamento e per il cloud, giochi online e test. Gestiscono anche call center e linee di assistenza clienti. Molti grandi attori globali come Microsoft, SKF Group, Adobe, Oracle, Google, Hewlett Packard, SAP, IBM, Siemens, Intel, Cisco, NCR Corporation, Erickson, hanno già sfruttato questo potenziale, stabilendo i loro centri di sviluppo in Serbia o esternalizzando i servizi alle aziende ICT locali.
Questa crescita è evidenziata dai dati del Ministero dell’Informazione e delle Telecomunicazioni, che mostrano un incremento delle esportazioni di servizi ICT da 375 milioni di euro nel 2012 a 3,44 miliardi di euro nel 2023. Nel primo trimestre del 2024, le esportazioni ICT hanno raggiunto i 917 milioni di euro, segnando un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’obiettivo è di raggiungere 4 miliardi di euro di esportazioni totali di servizi ICT entro la fine dell’anno e 10 miliardi entro il 2027.
Il settore ICT in Serbia è attualmente costituito da 11.000 aziende e impiega circa 110.000 esperti (il 4,3% della forza lavoro totale), ma si prevede che il numero crescerà fino a 140.000 per il 2027. Nell’industria del gaming il numero di professionisti che lavorano in Serbia è già aumentato, lo scorso anno, del 98%, per un totale stimato di 4.300 persone. Una crescita dovuta al gran numero di esperti ICT che si sono trasferiti in Serbia da Russia, Ucraina e Bielorussia, insieme ad aziende leader a livello mondiale come Wargaming, Playrix e Sperasoft, che hanno i loro più grandi uffici di rappresentanza in Serbia.
L’intero ecosistema è votato all’innovazione: il Governo e le università collaborano per promuovere la ricerca avanzata in ambito tecnologico, con molti parchi scientifici e tecnologici che ospitano centri di ricerca e sviluppo, dove aziende locali e internazionali lavorano su progetti innovativi. Un’altra infrastruttura chiave per il settore ICT nel Paese è il Data Center governativo di Kragujevac che, oltre a fornire supporto tecnologico alle istituzioni governative, è destinato a diventare un hub per l’elaborazione e lo stoccaggio dei dati.
Il Governo serbo, d’altra parte, è molto attivo anche nel sostenere il settore dell’Intelligenza artificiale (AI) e nei mesi scorsi ha annunciato un piano di investimenti di circa 70 milioni di euro per lo sviluppo dell’AI nei prossimi tre anni. Di questi, 30 milioni di euro saranno utilizzati per il potenziamento delle piattaforme di supercalcolo e 5 milioni di euro verranno messi a disposizione di un fondo di capitale di rischio che investirà in startup nel campo dell’AI. Inoltre, è attualmente in preparazione una bozza della Strategia per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale fino al 2030, che mira a fornire standard ambiziosi ma realistici per i prossimi sei anni. La Serbia ha quindi rafforzato la sua presenza sulla scena internazionale dell’intelligenza artificiale attraverso la partecipazione alla Global Partnership on Artificial Intelligence (GPAI) di cui è membro dal febbraio del 2022.