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Made in Italy e Diplomazia della Crescita per rendere l’Italia sempre più protagonista all’estero

Made in Italy e Diplomazia della Crescita per rendere l’Italia sempre più protagonista all’estero
Made in Italy e Diplomazia della Crescita per rendere l’Italia sempre più protagonista all’estero

“L’Italia, così come l’Europa, ha bisogno di una nuova e forte politica industriale e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale non può non essere protagonista di questa stagione”. Con questo passaggio, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha sottolineato lo scorso dicembre, a Milano, la relazione tra imprese e diplomazia, tra una manifattura che vuole rafforzare la propria presenza a livello internazionale e gli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese offerti dalla Farnesina.

Aprendo la prima giornata della Conferenza Nazionale dell’Export e dell’Internazionalizzazione delle Imprese, il 18 dicembre, il Ministro Tajani ha spiegato che l’evento è stato volutamente accostato a un altro incontro, quello degli Stati Generali della Diplomazia 2024, l’appuntamento che ogni anno riunisce a Roma gli Ambasciatori italiani nel mondo.

Una sinergia, quindi, che ha consentito di riunire il MAECI – rappresentato dal vertice politico e dai Capi Missione italiani all’estero – e le imprese, affinché “ogni imprenditore veda in volto il suo interlocutore, in ogni parte del mondo, al quale poter chiedere aiuto, al quale chiedere consiglio, dal quale farsi preparare il terreno per poter meglio intraprendere”, ha spiegato il Ministro Tajani.

Nella giornata dedicata all’export e all’internazionalizzazione delle imprese, gli incontri in Aula Magna dell’Università Bocconi hanno testimoniato l’importanza riservata al binomio imprese-diplomazia anche ospitando in sala i Capi Missione italiani all’estero, che a margine dei lavori hanno avuto oltre 700 incontri diretti con esponenti del settore privato. La formula è stata particolarmente apprezzata dalle aziende, tanto che ulteriori incontri – oltre 1.800 quelli già previsti – sono stati organizzati per i giorni successivi, anche in modalità virtuale.

La riflessione sulle sinergie esistenti e su quelle possibili tra i tra imprese e istituzioni a favore della crescita del sistema economico nazionale si è poi conclusa il giorno successivo, il 19 dicembre, sempre a Milano, articolandosi in un primo incontro mattutino al palazzo della Borsa Italiana per discutere dell’apporto della finanza (Finanza e diplomazia al servizio della crescita del Sistema Italia) e in un successivo evento alla Triennale dedicato ai “Dialoghi sulla Diplomazia Culturale”.

“Ho fortemente voluto che quest’anno la Conferenza si tenesse a Milano – uno dei più importanti poli economici del Paese – per rafforzare il confronto diretto tra la nostra Rete diplomatica e i rappresentanti delle imprese, delle associazioni di categoria e delle agenzie di sostegno pubblico all’export”, ha affermato Tajani. “Vogliamo sostenere le nostre aziende nel loro processo di internazionalizzazione aiutandole ad operare in un contesto geopolitico in continuo mutamento e nel quale è fondamentale che il Sistema Italia affronti in maniera coordinata le grandi sfide dell’economia globale”. A tal proposito, in occasione della Conferenza, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Agenzia ICE, Borsa Italiana e la società Elite hanno siglato un protocollo d’intesa per favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso l’accesso al mercato dei capitali, estendendo le competenze della diplomazia italiana anche agli investimenti finanziari.

Farnesina e Agenzia ICE sono state poi protagoniste dell’annuncio del lancio di un importante progetto, anch’esso centrato sull’internazionalizzazione delle imprese, con il coinvolgimento della Rete diplomatico-consolare. Nel corso della Conferenza è stato infatti annunciato l’avvio di “OpportunItalia: dove l’eccellenza italiana genera crescita”, programma che mira a generare centinaia di migliaia di nuovi contatti commerciali per il mondo imprenditoriale italiano in più di 20 mercati prioritari.

I grandi risultati raggiunti e le grandi potenzialità che ancora ha in serbo il tessuto industriale italiano sono stati messi più volte in evidenza negli interventi che hanno animato la Giornata dell’Export. Lo stesso Ministro Tajani, che ha anche delineato un quadro delle missioni economiche nei mercati emergenti in Asia, nel Golfo e in America Latina da realizzare nel corso del 2025, ha ricordato come l’Italia sia la seconda manifattura d’Europa e la quinta potenza commerciale mondiale, come sia necessario rafforzare la competitività del sistema produttivo attraverso misure quali la riduzione dei costi energetici, gli incentivi all’innovazione, l’alleggerimento burocratico e fiscale a favore delle PMI, “ambasciatrici” anch’esse del saper fare italiano e motori essenziali delle esportazioni nazionali.

La giornata ha quindi visto gli attori del Sistema Italia svolgere un ruolo di primo piano, con la partecipazione delle Associazioni di categoria del mondo produttivo, di imprenditori di spicco, delle agenzie dedicate all’export, del mondo istituzionale.

Dopo i saluti iniziali e il discorso di inquadramento del Ministro Tajani, hanno preso la parola il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini e il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli, seguiti dagli interventi sulle strategie di internazionalizzazione di imprenditori e Associazioni di categoria e di alcuni Ambasciatori accreditati presso mercati di interesse strategico.

Nel pomeriggio, i lavori sono proseguiti con alcune sessioni tematiche. Al centro dei confronti sono stati i temi dell’Innovazione e Made in Italy, con un approfondimento delle ricadute positive sull’export di settori ad alta tecnologia e sugli spazi di posizionamento sui mercati globali per le aziende italiane che operano nei settori ad elevato contenuto di innovazione; aree forse poco note ma ricche di eccellenze, come il comparto spaziale, su cui è stata invitata a offrire la sua prospettiva l’astronauta dell’Esa Samantha Cristoforetti. Su Infrastrutture ed energia è stata incentrata una seconda sessione, con discussioni inerenti anche alle opportunità derivanti dalla partecipazione a grandi progetti, sia nei mercati maturi che in quelli emergenti, e alle possibilità offerte dalla transizione energetica.

Allo Sport è stata dedicata una successiva sessione di lavori, anche alla luce del ruolo sempre più importante della diplomazia sportiva nella promozione del Sistema Italia e del mondo sportivo quale motore straordinario non solo per la promozione dei valori sociali e culturali, ma anche per il rafforzamento della nostra economia sui mercati internazionali. Gli eventi sportivi di levatura internazionale, per la loro capacità di attrarre l’attenzione globale, offrono un palcoscenico naturale per valorizzare il Made in Italy e per costruire nuove relazioni commerciali a livello mondiale.

“Perché tutto – ha affermato in conclusione il Ministro Tajani – deve essere finalizzato a una crescente presenza dell’Italia”.

  

 

La Finanza incontra la Diplomazia: a Palazzo Mezzanotte una piattaforma di dialogo per sostenere le imprese italiane nel mondo

L’Italia intende rafforzare la propria presenza sui mercati esteri e il binomio diplomazia-finanza, con l’utilizzo di strumenti innovativi, può dare un supporto fondamentale. Questo approccio è stato al centro del convegno “Finanza e diplomazia al servizio della crescita del Sistema Italia: quale messaggio veicolare all’estero per promuovere il mercato finanziario italiano”, organizzato lo scorso dicembre a Milano, a Palazzo Mezzanotte, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), in collaborazione con Borsa Italiana.

L’evento rientrava nel programma della XVII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia, che, dopo aver preso avvio a metà dicembre a Roma, alla  Farnesina, è proseguito a Milano per accendere i riflettori sulle nuove possibilità di collaborazione tra diplomazia, mondo imprenditoriale (il 18 dicembre alla Bocconi) e mondo finanziario (il 19 dicembre alla sede della Borsa Italiana), per poi concludersi presso la Triennale nel pomeriggio del 19 con le prospettive future della diplomazia culturale.

In tutti gli incontri all’apporto essenziale della Rete diplomatico-consolare è stato dato grande risalto nell’ambito di una più ampia visione sulla promozione del Sistema Italia a livello internazionale.

“Ambasciatori come custodi della nostra immagine e dei nostri valori”, attori di “un lavoro quotidiano che contribuisce alla pace, alla cooperazione e allo sviluppo internazionale”, ha detto in apertura dei lavori Fabrizio Testa, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, riferendosi ai rappresentanti dell’Italia all’estero e ponendo l’accento sull’importanza dell’operato della diplomazia per l’allargamento delle imprese oltre i confini nazionali. Un passo concreto in questa direzione, ha ricordato Testa, è stato il protocollo d’intesa firmato da Farnesina, Agenzia ICE, Borsa Italiana ed Elite in occasione della Giornata dell’Export, che punta a potenziare l’internazionalizzazione delle aziende attraverso l’accesso al mercato dei capitali. Borsa Italiana, ha spiegato Testa, è già in una dimensione internazionale grazie all’ingresso nel 2021 nel gruppo Euronext, che ha ricevuto grossi vantaggi dall’acquisizione di strumenti innovativi portati dall’Italia. Parallelamente, si sta lavorando per riportare nelle quotazioni di Milano realtà imprenditoriali che avevano scelto altre piazze, e Testa ha citato gli esempi di Snam, A2A e Iccrea. Un percorso, anche questo, volto a rafforzare la promozione del Sistema Paese all’estero.

Come è emerso nel corso dei lavori, il Paese sta compiendo passi in avanti per potenziare la propria competitività e per rafforzare la capacità di attrazione degli investimenti. “L’ingresso delle società italiane in borsa, sul mercato dei capitali, rimane una sfida importante. Rimane una sfida incoraggiare le imprese a utilizzare il mercato dei capitali”, ha dichiarato Barbara Lunghi, Responsabile dei Mercati Primari Azionari di Borsa Italiana, aggiungendo che “Le società italiane quotate attraggono già oggi molti investitori internazionali, per un totale di 9.000 fondi e oltre 2 mila case di investimento, e gli investitori provengono da oltre 50 Paesi”.

Sulla necessità di favorire l’afflusso in Italia di capitali stranieri si è soffermata anche la Sottosegretaria agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Maria Tripodi, che ha sottolineato l’impegno in tal senso del Governo ricordando il protocollo d’intesa firmato a marzo 2024 dal Ministro Tajani e dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso con i vertici di Agenzia ICE e Invitalia che ha dato impulso al potenziamento delle iniziative di attrazione volte all’estero, dall’identificazione al primo contatto con gli investitori stranieri. “Finanza e Diplomazia della crescita sono alleate naturali”, ha osservato il Sottosegretario Tripodi.

Nell’ambito di un approfondimento sulla capacità di attrazione, si sono dunque alternati Stefano Firpo, Direttore Generale di Assonime, che ha illustrato gli strumenti fiscali italiani, come gli incentivi Reshoring, i crediti d’imposta o gli incentivi per i neo-domiciliati, che hanno portato nella sola Milano circa 2000 professionisti, e Valerio De Molli, Amministratore Delegato di The European House Ambrosetti (TEHA), che ha presentato la nona edizione del Global Attractiveness Index, in cui offre una misura della crescente competitività dell’Italia.

Anna Gervasoni, Direttrice Generale di AIFI, ha invece evidenziato come anche private equity, venture capital e private debt rappresentino un’importante fonte di finanziamento per le imprese italiane.

L’evento nelle sue diverse sessioni di lavoro, dalle presentazioni della prima parte della mattinata al successivo momento di dibattito, ha fornito agli Ambasciatori presenti in sala informazioni dettagliate di carattere finanziario utili nell’azione di promozione all’estero del mercato dei capitali italiano.

 

 

EURONEXT

Euronext è la prima piazza di quotazione azionaria in Europa che collega le economie europee ai mercati dei capitali globali con l’obiettivo di accelerare l’innovazione e la crescita sostenibile. Gestisce borse regolamentate in Belgio, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo. Con circa 1.930 emittenti quotati e circa 6,8 trilioni di euro di capitalizzazione di mercato a fine marzo 2023, ha un franchising blue-chip senza pari composto da 25 titoli nell’indice Euro Stoxx 50. Euronext gestisce mercati azionari e derivati ​​regolamentati e trasparenti, è uno dei principali mercati di negoziazione elettronica a reddito fisso in Europa e il più grande centro per quotazioni di obbligazioni e fondi al mondo. Oltre al suo principale mercato regolamentato, gestisce anche una serie di mercati junior, semplificando l’accesso alla quotazione per le PMI.

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