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Dettaglio intervento

(fa fede solo il testo effettivamente pronunciato)


Sono trascorsi pochi mesi da quando il Ministro Profumo ed io abbiamo presieduto assieme, alla Farnesina, l’incontro sugli “Scienziati italiani nel mondo e la crescita del Paese”, un’iniziativa che, nel quadro della proficua collaborazione fra i due Ministeri, ha riunito prestigiosi talenti della comunità scientifica italiana all’estero, per rilanciare l’internazionalizzazione del sistema della ricerca.


In occasione di quell’incontro, al quale presero parte i Presidenti dei principali Centri di Ricerca Italiani, autorevoli esponenti del mondo universitario, dell’imprenditoria, e numerosi scienziati e ricercatori di alto livello provenienti da vari Paesi, si decise di costituire una Task Force. Guidata dalla Farnesina e dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, vi hanno partecipato altre Amministrazioni dello Stato, e una qualificata rappresentanza di scienziati e ricercatori con il compito di mettere a punto progetti concreti, che consentano di promuovere l’integrazione fra gli attori italiani della ricerca scientifica in Italia e all’estero.


Insieme al Ministro Profumo, abbiamo avviato iniziative per creare solidi legami con quella consistente componente di scienziati e ricercatori che opera all’estero, ma che ha manifestato anche il forte interesse a mantenere uno stretto rapporto con l’Italia, mettendo a disposizione del nostro Paese il proprio patrimonio di conoscenze ed esperienze.


Mi fa molto piacere poter presentare oggi, insieme al Ministro Profumo, a distanza di pochissimi mesi dall’incontro con gli scienziati italiani nel mondo, un primo, importante risultato tangibile, frutto dell��efficace collaborazione fra i due Ministeri.


Oltre ad elaborare proposte operative per rafforzare il legame tra ricerca e produzione, migliorare il quadro normativo del sistema universitario e della ricerca, questa collaborazione ha realizzato uno strumento informatico, che dà vita a un nuovo tipo di rete.


“Innovitalia” è una piattaforma informatica, accessibile anche da telefoni e tablet, che consente agli utenti del mondo scientifico, della ricerca e dell’innovazione tecnologica, di condividere idee, di scambiare informazioni su programmi e opportunità. In questo spazio virtuale si potranno discutere progetti che offrono la possibilità di importanti ricadute produttive, e sensibilizzare le Istituzioni sui temi che stanno a cuore alla nostra comunità della conoscenza. E’ articolata in un “Forum”, in aree di discussione tematiche, in una banca dati, ed in una sezione di informazioni su eventi, convegni, manifestazioni, programmi e opportunità professionali offerte nel settore scientifico.


Proprio oggi in Consiglio dei Ministri discuteremo dell’Agenda Digitale. Gli incentivi per la creazione di spazi virtuali dove stimolare soluzioni condivise, e l’incentivazione della ricerca sia pubblica che privata, sono obiettivi qualificanti dell’ Agenda, ed Innovitalia consente di perseguirli anche nella loro dimensione internazionale.


E’ uno strumento che, sfruttando le grandi potenzialità offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, serve, allo stesso tempo, sia per fare ricerca che per fare impresa.


Il miglioramento della competitività non solo del nostro sistema della ricerca, ma anche della produzione, è infatti strettamente collegato al coinvolgimento diretto degli scienziati, dei ricercatori, e di tutte le eccellenze italiane all’estero.


La conoscenza, la possibilità di una sua rapida ed ampia circolazione, e la capacità delle imprese di trarne un valore aggiunto per essere più competitive, sono fattori fondamentali per promuovere lo sviluppo economico e sociale di un Paese. E “Innovitalia” è un aggregatore delle varie esperienze maturate dalla nostra comunità scientifica all’estero nato per metterle al servizio dell’Italia.


E’ anche un esempio concreto dell’azione di Governo per il rilancio di una crescita economica duratura e sostenibile.


Il Ministero degli Esteri è impegnato quotidianamente nel promuovere la ripresa della nostra economia attraverso la via internazionale. L’export vale un quarto di PIL, e la Farnesina sta mettendo a disposizione della crescita del Sistema Italia le sue capacità e le sue strutture, sostenendo le esportazioni verso i mercati emergenti, e favorendo gli investimenti e l’integrazione con le economie complementari alla nostra. Per consolidare e potenziare questo impegno, è indispensabile incoraggiare l’innovazione, che favorisce la maggiore competitività del nostro sistema produttivo sui mercati mondiali.


Al riguardo, desidero richiamare le parole pronunciate ieri a Madrid al Simposio della Fondazione Cotec Europa dal Presidente Napolitano, il quale ha sottolineato che l’Italia detiene il record europeo per densità delle piccole e medie imprese: oltre 4 milioni su un totale di 4 milioni e mezzo. E’ soprattutto per garantire un sostegno efficace alle aziende di piccola e media dimensione che i nostri modelli nazionali di ricerca vanno innalzati, e vanno più strettamente legati alla produttività.


Il Presidente Napolitano ha voluto evidenziare, in questo contesto, che, benché l’Italia dedichi alla spesa per ricerca e innovazione solo l’ 1,26% del PIL, i nostri imprenditori più lungimiranti hanno comunque mantenuto inalterati gli investimenti in innovazione, anche in questi anni di crisi. Anche le Istituzioni debbono fare la loro parte, ed uno strumento come la piattaforma Innovitalia può essere di grande utilità in questa direzione.


Vi è anche un altro aspetto di cruciale importanza. Il Vicepresidente della Commissione Europea Tajani ha ricordato, sempre ieri a Madrid all’incontro della Fondazione Cotec, che la Commissione Europea ha posto l’innovazione in cima alla sua agenda, e nel nuovo programma “Horizon 2020” strumento finanziario dell’UE per il 2014-2020 ha innalzato da 54 a 80 miliardi di Euro i fondi per ricerca, sviluppo e innovazione, destinati a rafforzare la capacità di innovazione nelle cosiddette “tecnologie essenziali”, come la nanotecnologia, la biotecnologia, la fototonica.


Si tratta di una straordinaria opportunità che deve essere colta sino in fondo. Sinora, a fronte di un contributo al bilancio europeo per la ricerca pari al 14%, l’ Italia ottiene, in media, finanziamenti solo per l’8% dei progetti presentati. Altri partner riescono a recuperare fondi in misura ben maggiore rispetto a noi. Siamo consapevoli della necessità di invertire radicalmente questa tendenza.


Innovitalia è una parte significativa della strategia di Governo per riuscire a migliorare in maniera esponenziale la qualità dei nostri progetti ed innalzare la nostra capacità di beneficiare dei fondi comunitari.


Innovitalia può servire anche per effettuare un censimento dei scienziati e ricercatori nel mondo. Molti tentativi sono stati fatti, ma i numeri esatti – visto che parliamo di scienza – ancora non esistono. Ricordo che quando ero a Washington, avevamo raccolto i dati sugli scienziati e ricercatori italiani e di origine italiana negli Stati Uniti: secondo la National Science Foundation nel 2011 erano oltre 10.000, secondo l’OCSE il numero di docenti italiani nelle Università americane è cresciuto di oltre il 6% l’anno nell’ultimo decennio. Esponenti di prestigio della comunità scientifica italiana negli Stati Uniti sono attivi nell’ambito di associazioni quali la Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (ISSNAF), che conta oltre 1.500 soci, nonche��� reti di professionisti, imprenditori e ricercatori quali BAIA (Business Association Italy America), Silicon Valley Italian Executive Council (SVIEC) basate entrambe nella Silicon Valley, e Professionals in Business a Boston (PIB).


Innovitalia può favorire anche un processo di censimento dal basso.


Si tratta di un’iniziativa molto concreta, che può dare frutti importanti.


Vorrei dunque ringraziare calorosamente tutti coloro che, a diverso titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, e che continueranno a seguirne gli ulteriori sviluppi. Un particolare ringraziamento va alla Società CrowdEngineering, che ha messo a disposizione, a titolo gratuito, competenze tecnologiche, know-how ed elevatissima professionalità senza le quali non sarebbe stato possibile realizzare, in tempi cosi rapidi, questo innovativo strumento. Un grazie anche a Rai Educational che con straordinaria disponibilità e professionalità ha realizzato l’application per dispositivi mobili.


E’ grazie a loro che possiamo presentare oggi un progetto che vanta una caratteristica di fondo, che mi permetto di rivendicare con una punta di orgoglio. Karl Popper sosteneva che “è scientifico ciò che può essere smentito”. Ecco, fra qualche mese, potremo rivederci per stabilire, con dati molto precisi alla mano, se questa scommessa sarà stata vinta oppure no.


Sono sicuro che potremo presto tracciare un bilancio molto positivo.

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