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Helsinki, due documentari per il Giorno della Memoria

Oggi, Giorno della Memoria, l’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki commemora le vittime dell’Olocausto attraverso un doppio appuntamento online: le proiezioni del documentario “Testimoni dei Testimoni” e del docufilm ”70072: La bambina che non sapeva odiare”.

“Testimoni dei Testimoni” è un documentario sulla Shoah commissionato dalla Farnesina, basato sulla mostra “Testimoni dei Testimoni”, tenutasi al Palazzo delle Esposizioni a Roma nel 2019.

Il percorso nasce dall’idea di alcuni studenti che hanno partecipato al Viaggio della Memoria ad Auschwitz e dalla volontà del Comune di Roma. Generazione Testimoni è il nome che si è dato questo gruppo di giovani che nasce per prendersi carico della trasmissione della memoria dei testimoni sopravvissuti ai campi di sterminio, affinché l’espressione “per non dimenticare” non si riduca a una formula di consolazione.

Il documento video si fa carico di più forme di memoria, le intreccia in un tessuto stratificato, simile a quello con cui si costruisce “naturalmente” la memoria personale di ognuno: immagini mute che si incaricano di mostrare il punto di non ritorno dell’incontro con la realtà indicibile di ciò che è stato, con il visibile ma anche con l’invisibile, custodito dalle voci dei testimoni sopravvissuti, tra cui i citati Sami Modiano e Tatiana Bucci, che, insieme ad altri, hanno fisicamente incontrato gli studenti nei Viaggi della Memoria. Essi ci porgono quello che non abbiamo potuto vedere e che, senza le loro voci spezzate, si sarebbe perduto nel vischioso lago della dimenticanza. A fare da controcanto, le voci e i volti degli studenti di oggi che dichiarano la loro intenzione di salvarci proprio dalla letale dimenticanza di quanto accaduto, consapevoli che solo con l’assunzione della memoria di chi ha vissuto si può tentare di dare forma e sostanza all’azione quotidiana che costruisce una possibilità di futuro che non replichi “quello che è stato”.

testimoni helsinki

Il docufilm “70072: La bambina che non sapeva odiare” dell’Associazione La Memoria Viva nasce da un’intervista realizzata a Cracovia con Lidia Maksymowicz, oggi ottantenne. Nel 1943, a soli 3 anni, Maksymowicz fu deportata ad Auschwitz. Liberata il 27 gennaio 1945 dai soldati sovietici, fu data in adozione ad una famiglia polacca. Solo nel 1962 incontrò di nuovo la madre, sopravvissuta a una delle marce della morte.

«Se dovessi vivere pensando a odio e vendetta farei danno a me stessa e alla mia anima, io sarei quella malata…l’odio ucciderebbe anche me. Il compito che mi sono data sino a quando vivrò è quello di parlare di quanto mi è successo. Soprattutto ai giovani, perché non permettano mai più una cosa del genere», afferma Lidia Maksymowicz.

Il docufilm è stato realizzato in collaborazione con Museo di Auschwitz, Comunità Ebraica di Cracovia, Associazione Treno della Memoria di Trento, Associazione La Memoria Viva – Umanità Senza Confini del Canavese.