L’Ambasciata d’Italia a Berlino ha celebrato la partecipazione del cinema italiano alla 72a edizione del Festival del Cinema, ospitando un evento con registi, attori, produttori e addetti ai lavori.
“Sono molto lieto che a Berlino siamo rappresentanti da un Maestro riconosciuto quale Paolo Taviani, e da una serie di giovani registi, combinazione della ricchezza del cinema italiano nel tempo”, ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia, Armando Varricchio. Paolo Taviani è infatti in concorso alla Berlinale con “Leonora Addio” primo film realizzato senza il fratello Vittorio, venuto a mancare quattro anni fa. Un film che partendo da una vicenda che riguarda Pirandello racconta un viaggio attraverso l’Italia del dopoguerra anche con filmati d’archivio e frammenti di film neorealisti.
Al Festival di Berlino quest’anno partecipano anche, in diverse sezioni, Francesco Costabile, Nicolò Bassetti e Lorenzo Tardella, registi rispettivamente di “Una femmina”, “Nel mio nome” e “Le variabili dipendenti”.
L’Ambasciatore Varricchio ha voluto ricordare come, nel suo recente discorso di insediamento, il Presidente Mattarella ha sottolineato che “la cultura non è il superfluo: è un elemento costitutivo dell’identità italiana”, esortando a fare in modo che “questo patrimonio di ingegno e di realizzazioni, da preservare e sostenere, divenga ancor più una risorsa capace di generare conoscenza, accrescimento morale e un fattore di sviluppo economico”.
All’evento in Ambasciata hanno partecipato, tra gli altri, Mariette Rissenbeek, direttrice esecutiva della Berlinale; Manlio Messina, Assessore Sport Turismo e spettacolo della Regione Sicilia; Carla Cattani di Cinecittà e Roberto Stabile, responsabile relazioni internazionali di ANICA.